Tutto è cominciato con un divano bianco, musica d'ambiente e lo spirito di mostrare ai 300 internauti che hanno visitato il blog fin'ora che usare internet, i cellulari e i computer per svolgere compiti complessi non è affatto difficile.
Domani è l'11 Luglio 2008. Apple, dopo vent'anni, ripropone un prodotto tascabile che rivoluzionerà la nostra vita. Non è il primo PDA della storia chiamato Newton, è l'iPhone 3G.
Symbian, Mac, Windows, N73, N95, P1i, Nokia, Sony-Ericsson, chat, ebook, YouTube, QuickTime, iTunes, musica Lounge... s'è parlato di tante cose, in questo blog.
Ma, domani, il mondo potrebbe esser rivoluzionato da qualcosa di nuovo: iPhone 3G.
Cos'è, allora, l'iPhone 3G? È un burlone, un giullare di corte. Nel senso che è un dispositivo che si prende gioco dei prodotti della concorrenza perché fa quello che fanno loro, ma meglio. Chi lo acquisterà domani, o tra qualche tempo, si accorgerà che pure i Blackberry, i Symbian 8 e 9 e i Windows Mobile 5 e 6 hanno le funzioni di iPhone. Ma, allora, perché tutti lo vogliono?
Qui entra in gioco lo slogan storico di Apple "Think Different", pensare differente. Apple non ha CREATO nulla di nuovo, non l'ha mai promesso. Con l'iPhone ha preso un concetto di altri e l'ha RIVISITATO, migliorandolo. Pensate all'iPod: non è stato il primo "player" musicale di files .mp3. Eppure, oggigiorno, quando incontriamo un conoscente per strada mentre ascoltiamo della musica, non facciamo in tempo a toglierci gli auricolari per salutarlo che questi ci dice: "hai pure tu l'iPod?". Magari possedete l'iPod davvero, magari no. Forse avete un Creative, forse un Samsung. Non importa: la massa, confusa dalle migliaia di prodotti esistenti, chiama "iPod" qualsiasi lettore musicale portatile. Come se si chiamassero tutti così. Come se fosse l'unico.
Il contrario capita quando si chiama un computer "PC": questo termine indica gli apparecchi con Windows, ma non tutti i calcolatori hanno questo Sistema Operativo (OS). Per poche decine di milioni di unità che siano, nel mondo ci sono anche i Mac (o Macintosh). E, per quanto il loro ammontare sia irrisorio, devo menzionare pure i fruitori di Linux (che "gira" al di sopra di Windows OS e Mac OS).
Se l'iPhone sarà un successo, non sarà questo blog a celebrarlo: questo diario, come potete leggere nel titolo, contiene tanti argomenti e non può orientarsi su di un prodotto che li racchiude tutti.
Un simile apparecchio non esiste. Non ancora, almeno non fino a domani. Si chiamerà iPhone 3G.
Nokia, Samsung, Sony-Ericsson, Rim, LG e Microsoft hanno avuto un anno per interpretare a loro modo il succeso del telefono di Apple (6 milioni di pezzi già venduti, nessun modello di nokia, da solo, è arrivato a tanto). Alcuni hanno copiato il suo fattore di forma, altri la grafica accattivante... Nessuno l'ha eguagliato. Chi, tra loro, ancora non ha trovato spunto per migliorare i propri prodotti lo farà presto.
Si rifugiano dietro un ombrello: hanno scambiato quel nuvolone all'orizzonte per un temporale.
Ma sbagliano, sarà un URAGANO...
Mac OS X, il sistema operativo ritenuto il più sicuro su internet nel mondo, che non conosce virus, spyware e trojan, che non va (quasi) mai in CRASH, che non vi obbliga a formattare continuamente il vostro HardDisc, che ha gli applicativi studiati "a misura d'uomo" e che da vent'anni non smette di stupire i fanatici tecnologici e non, da domani sarà disponibile nelle vostre tasche.
Domani arriva l'iPhone 3G. Semplice da usare, come il Mac. Con Applicazioni intuitive, sorelle di quelle che girano su Mac. Con l'interfaccia minimale, come in tutti i Mac.
iPhone 3G ha l'UMTS Broadband a 3,6 Megabit al secondo, un modulo GPS, uno schermo da 3,5 pollici e fino a 16 GB di spazio per archiviare qualsiasi cosa. Forse non avrà una macchina fotografica degna di nota, forse...
Ci sono tanti altri forse... Ma, sicuramente, più iPhone saranno distribuiti, più gente accosterà l'idea di Mac OS X su iPhone a qualsiasi Mac OS X installato sui computer Apple. Più iPhone venduti, quindi, più Mac nelle vostre case. Il tempo mi darà ragione...
Milioni di persone vivranno questa notte in attesa.
A Presto
