Vorremmo fare tutto ciò che è possibile realizzare con un Mac o PC, dal nostro iPhone.
Per esempio avere accesso totale a Facebook, portale che in versione iOS soffre di grandi lacune che giocano a favore dell'altro big: Twitter.
Dall'impossibilità di condividere qualsiasi elemento per un BUG nella versione italiana
A quella di cambiare la copertina dall'interno dell'App:
Le notifiche non sempre funzionano e nemmeno la chat.
Facebook offre aggiornamenti spesso, è vero, ma non colmano mai le lacune.
"Ha problemi di suoi", dicono.
Da quando Apple ha aggiornato Safari con iOS 6, la navigazione sul portale è migliorata: ora si può caricare una foto dalla versione Web del sito e taggare amici, leggere i Diari dei propri iscritti e non incappare più in errori d'impaginazione che causavano crash del browser.
Ma questo non ci basta!
La nuova versione di iOS, poi, introduce il supporto integrato nel sistema per scrivere un post su Facebook o caricare una foto dal Rullino.
Funzioni comode, certo.
Ma in entrambi i casi MANCA la possibilità di taggare gli amici.
L'unico modo è usare l'App ufficiale.
Dunque manca un pò quell'appagamento nell'usare Facebook da iOS.
Chi sono rimasti legati a questo sito?
Tutti coloro che cercano solo un passatempo senza impegnarsi o senza parlare troppo seriamente perché Facebook viene visto ogni giorno di più come un luogo dove trattare cose allegre o argomenti seri in modo ironico.
Condividere una poesia o una "frase fatta" letta sul Diario di qualche amico ormai è una dipendenza, per molti utenti.
"I link parlano di noi" commentano i cyber-dipendenti.
Sì, sarà vero.
Ma c'è un modo di essere più attivi mentalmente: è fare i link di testa propria!
Ecco che Twitter propone (da SEMPRE) la formula magica: 140 caratteri + emoji ed il post è servito ai propri seguaci.
A partire dall'uso delle "faccine"
Che con un copia-incolla in un nuovo post su Facebook scopriamo INGESTIBILI:
Scopriamo tante comodità dall'App che ci fanno gustare meglio il lato social del nostro smartphone: il Diario di Facebook qui diventa una bacheca minimale e divisa in copertina e foto profilo:
Entrambi modificabili dall'App
e dalle liste "tweet" (il numero di post che scriviamo), "following" (le persone o le società che seguiamo) e i "followers" (coloro che si sono iscritti alla nostra pagina).
La comunità è più attiva su Twitter: personaggi famosi, movimenti politici/religiosi o associazioni hanno tutti un account dal quale ci tengono informati sulla loro attività o scambiano qualche battuta.
Non ci sono cose rimasticate... O meglio: ce ne sono di rado.
E manca la CHAT che impedisce così di scambiare un luogo d'incontro davvero "social" e aperto com'è Twitter a quello più nascosto, più "privato", di Facebook.
Dice il proverbio: "la gente si confida e si tradisce in Facebook (perché nascosti) e si molla (pubblicamente) in Twitter!"
Questa è la grande differenza.
E se cercate un'interfaccia più pratica
Basta toccare il tasto "componi" per iniziare a scrivere:
Aggiungendo in ordine: foto, la propria posizione, un @ di una persona che ci segue o meno, un # argomento per farci trovare sulla rete di Twitter.
(Questi parametri sono facoltativi)
V'invito a provarlo non solo per seguire i vostri "Vips"... Ma anche per usare un social network che non vi mandi in crisi quanto sono abituato a leggere in Facebook.
Una nota per gli utenti Mac: attenzione a quale software usate per la gestione delle notifiche sulla riga di comando!
Ho testato
MenuTabE
Social LitePer ricevere notifiche entrambi da Facebook con frequenza di aggiornamento delle pagine impostata ad 1 minuto.
Strano ma vero: il codice con cui è scritto un programma può far la differenza!
Osservate l'uso della CPU dei due software gratuiti:
MenuTab è risultato quello che richiede meno risorse al computer!
Anche questo può essere un aspetto per continuare ad avere un Mac ultraveloce!
A Presto ;-)