Giornata di spese all'Apple Store bergamasco di OrioCenter.
L'occasione di salutare qualche Genius in maglietta azzurra e per fare compere.
Ormai l'età si fa sentire :P :P :P ma di fronte ad un carrello così ben fornito non si può non sorridere come bambini di fronte ad una sarabanda di nuovi giochi:
Mi ci vogliono una ventina di minuti per scegliere tra il nuovo MacBook 12"
E i NUOVI MacBook PRO con schermo da 13" e risoluzione Retina.
Entrambi i computer ne sono dotati ma il PRO ha una risoluzione in pixel-x-pixel maggiore: il che si traduce in una visualizzazione migliore di qualsiasi contenuto.
Il PRO vince anche dal punto di vista del processore: dal mio Air con processore i7 di prima generazione del 2011 ora posso sfruttare un processore i5 di quinta generazione, che offre un risparmio di energia notevole, secondo lo staff di Apple. E rispetto ad una potenza di processore di 1,87 GHz del precedente Air, adesso il mio Mac viaggia a 2,5 GHz con 8 GB di RAM e non 4.
E tutta la circuiteria e archiviazione è aggiornata al 2015, che si tratti di cache L3 per il trasporto di dati tra processore e RAM, che di disco SSD da 512 GB.
Il MacBook 12" PERDE la sfida perché monta un processore Intel M, cioè ottimizzato per l'ambito mobile, e potrebbe reggere il confronto con il mio "antico" e amato Air. Questo perché, anche se sono passati alcuni anni, Apple ha puntato a mantenere pressoché inalterate le performance degli ultra-sottili e, invece, a migliorare notevolmente l'efficienza energetica della componentistica, così da stemperare in parte l'annosa questione della scarsa durata delle batterie e delle alte temperature percepite sulle scocche dopo ore d'intenso uso.
Questo perché è progettato per creare documenti con Pages, Numbers, navigare in internet o leggere le email. Per effettuare montaggio video, mixaggio audio o fotoritocco (con Photoshop o altri software dedicati) il processore serie M non è adatto e surriscalderebbe in continuazione la macchina (e le vostre gambe, se siete habitué dell'uso di un Mac al parco, a letto o sul divano).
Inoltre, una breve scrittura sulla nuova tastiera del MacBook 12" non mi ha entusiasmato molto.
I tasti sono più bassi che sui precedenti portatili Mac, quindi anche rispetto al PRO:
Infatti, il MacBook 12" offre meno sensibilità tra un tasto e l'altro. Sembra di scrivere su uno smartphone o su un iPad, il che risulta anomalo, almeno inizialmente, considerato che la tastiera è fisica e non virtuale.
(E, col tempo, non credo mi sarei comunque abituato a tale novità).
Il livello qualitativo di Apple è ancora alto. Fin dalle scatole:
Per estrarre il MacBook PRO dalla scatola si utilizza una linguetta
E si accede al fondo dell'involucro dove troviamo i cavi e i manuali sistemati ordinatamente:
Lo schermo è protetto da un foglio di carta e nella confezione troverete anche un panno per pulire il display (che, dichiara Apple, è anti-graffio e anti-riflesso).
Il nuovo MacBook PRO non sfigura esteticamente vicino al suo predecessore MacBook Air:
Come vedete hanno circa lo stesso spessore (il PRO è il Mac di sinistra).
Invariate le dimensioni della trackpad:
Ma il PRO (come il meno potente MacBook 12") offre il Forced Touched, la tecnologia che col prossimo MAC OS X permetterà di sfruttare non solo i gesti con uno/due/tre/quattro dita ma anche la pressione che si eserciterà sul grande pannello di vetro.
I due monitor, invece, hanno differenze abissali grazie alla tecnologia Retina che permette di ospitare sul MacBook Pro pixel-x-pollice sopra i 300, cioè superiori a quelli visibili da un occhio umano con diottria di 10/decimi:
La differenza di qualità del PRO (seconda foto) si vede semplicemente confrontando due porzioni della stessa pagina web.
Insieme al MacBook PRO ho acquistato un iPad Mini 2 Retina con Smart Cover Apple:
È sigillata tramite una linguetta posteriore che va spinta verso l'esterno della confezione
Così da proteggere al meglio la Cover.
E, dulcis in fundo, ho sostituito la mia vecchia Time Capsule con una dotata di Wi-Fi 802.11ac.
Il più veloce disponibile oggi sul mercato.
Anche per la Time Capsule, il packaging è davvero fenomenale: una pellicola copre il fondo anti-scivolo della base e un'altra il corpo dell'apparecchio:
È ora di aprire Assistente Migrazione (nella cartella Applicazioni > Utility) per iniziare a trasferire i dati dal vecchio Mac al nuovo.
E, più tardi, o forse nei prossimi giorni, clonare la vecchia Time Capsule su quella nuova.
Al primo collegamento del nuovo apparecchio, il software di configurazione Utility Airport (Applicazioni> Utility) chiederà l'abbinamento della nuova Time Capsule per sostituire la vecchia nella rete locale wireless esistente:
Inserito il cavo del modem telefonico e quello Ethernet nella presa WAN della nuova Time Capsule si procederà all'aggiornamento del network casalingo esistente.
Con un secondo cavo Ethernet, però, collegando le capsule, si potrà estendere la rete locale utilizzando il disco wireless (e quindi i dati) del vecchio apparecchio.
Basterà inserire, ancora una volta, la password di accesso al vostro Utente Amministratore sul Mac:
E impostare, nel pannello Network dell'Utility Airport, un collegamento da 5 GHz o 2,5 GHz sul quale opereranno entrambi i dischi wireless.
Dalle Preferenze di Sistema, ora, procedete a impostare il nuovo disco per effettuare i backup automatico di Mac OS X dal pannello Time Machine.
Inserite la password di amministratore del Sistema e selezionate la cartella wireless nella nuova Time Capsule:
E iniziate un nuovo backup. Oppure importate con un copia/incolla il vecchio file di backup.
Come fare?
Dal Finder, sarà sufficiente scegliere la vecchia Time Capsule e copiare/incollare da essa il file di backup nella nuova.
Tra i dispositivi, come notate dallo screenshot qui sopra, sono montate correttamente sia la cartella wireless della nuova Time Capsule che quella memorizzata nella precedente (che contiene la mia collezione musicale e video. E che, da iTunes, è perfettamente accessibile senza ulteriori modifiche da parte mia).
Complimenti ad Apple per aver automatizzato il networking in OS X Mavericks e averlo migliorato col nuovo OS X Yosemite.
E ora, prosegue l'avventura nel mondo Apple...