Per la prima volta nella sua storia, stasera, Apple presenterà un dispositivo DAVVERO INUTILE chiamato AirTag:
All’interno dell’ecosistema improntato verso il “tutto connesso”, ovvero iPhone, iPad e Mac sincronizzati con iCloud e altri accessori per la domotica della casa col protocollo HomeKit, sta per arrivare un nuovo prodotto: un piccolo disco grande poco più di una moneta e provvisto di un chip GPS per registrare la nostra posizione e di antenne Bluetooth / Wi-Fi per inviarla ad un dispositivo iOS / macOS abbinato allo stesso ID Apple.
La funzione sarà la medesima dei Tiles:
E di altri minuscoli dispositivi che si appendono ad un mazzo di chiavi, ad uno zaino o al collare del proprio cane per evitare di perderli.
Infatti, attraverso l’App introdotta con iOS 14 “Dov’è”, che incorpora Trova il mio iPhone:
Ora potenziato per rilevare ogni dispositivo connesso allo stesso account iCloud e Persone:
Che segnala costantemente ai familiari / amici la nostra posizione, gli AirTag ci permetteranno d’individuare oggetti in men che non si dica. Avrà una batteria ricaricabile, ovviamente, ma per ora non ci è dato di sapere quanto durerà.
Partendo dal fatto certo che se già Apple non si lancia in un mercato esistente senza la certezza di “sfondare”, e in questa tipologia di prodotto in modo particolare vincerebbe facile facile più per il suo appeal come marchio che per l’effettiva utilità degli AirTag, è logico supporre che stiano investendo così tanti milioni di dollari in un mercato dai numeri risibili per diventarne presto leader.
È stato il mio ragionamento di partenza per scrivere questo articolo: a che pro investire oggi per dispositivi che potrebbero restituire numeri di vendita importanti tra qualche anno, quando verranno commercializzati gli AirTag 2 o 3? Infatti, non si sta parlando di cuffie, di cui c’è da sempre stata una vasta scelta tra moltissimi competitors con prodotti più validi delle EarPods prima e delle AirPods poi. O di Apple Watch, che non è la prima SmartBand né il primo SmartWatch commercializzato al mondo. AirTag non ha ancora una grande platea di clienti che lo sceglierebbero tra poche alternative.
Come si stabilisce quanto può vendere un prodotto esordiente? Forse, come proclamava il compianto Steve Jobs: la gente va spinta all’acquisto semplicemente convincendola di “aver bisogno” di un prodotto che prima non c’era?
Un’altra domanda: se quello del rilevamento degli oggetti è un mercato pressoché inesplorato, significa che Apple vuole arrivare prima di altri in questo mercato? Ma prima di chi?
E, in secondo luogo, per quale motivo: solo per il proprio profitto o per intralciare le future vendite di dispositivi simili da parte dei concorrenti?
Quindi, ho ragionato a 360 gradi e indietro in questi anni in cui la mission è cambiata, e sono arrivato alla conclusione che non è il prodotto che Apple vuole vendere ma un suo nuovo servizio: quello del tracciamento delle persone senza violarne la privacy. Contrariamente agli apparecchi a cui farà concorrenza, infatti, gli AirTag non saranno usati per vendere la nostra posizione a terzi.
Nota: quando apriremo l’App per tracciare i nostri dispositivi, non apparirà alcuna pubblicità mirata.
Un attimo motivo per i più malfidenti a scegliere un Airtag.
Ricordiamoci che la battaglia per la privacy
segnalata OVUNQUE in iOS 14:
Battaglia che Apple cavalca da mesi come ho largamente descritto qui, è diventato il life motive dell’azienda, insieme a quello della parità dei diritti per genere, etnia e religione.
Se il focus aziendale non è più la tecnologia migliore del mondo venduta al giusto prezzo né l’interfaccia utente che non necessita quasi mai del libretto d’istruzioni, è perché sono cambiati i clienti. E quelli che non si sono ancora adattati alle richieste della massa, prima o poi cederanno.
Per quale motivo, in conclusione, sostegno che AirTag sia un prodotto inutile?
Perché in molti ritengono pericoloso avere un dispositivo con fotocamera e microfono “costantemente connessi col mondo”.
«Ci sono complotti alle nostre spalle. Ci sono tanti grandi fratelli in ascolto » Questo pensa molta gente.
«Voglio tracciare le mie cose ma non essere tracciato da nessuno! Né dal produttore né da nessun governo!»
Se blindare iOS 14 non è sufficiente né lo è segnalare agli utenti in continuazione l’uso della fotocamera o del microfono in Apple avranno pensato: creiamo un prodotto SENZA fotocamera e SENZA microfono.
Risolto il problema.
Signore e signori, ecco AirTag!