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domenica 23 ottobre 2022

Anche Apple ci è cascata!



Ha fatto clamore il licenziamento in tronco di un dirigente Apple che, intervistato ad un raduno d'auto d'epoca, ha scherzosamente rivelato che, nel tempo libero, colleziona auto di lusso e... palpa le ragazze formose.
La scure del mainstream (leggi anche politically correct negli USA o neoliberismo in Italia) ha scatenato l'ira del Web e dei Social facendo rimbalzare la notizia in ogni angolo del globo.
Per una battuta, tra l'altro fatta con in fianco una ragazza visibilmente divertita dal suo humor, ha perso il posto in Apple. Come se, al mondo di oggi, se hai esperienza, ma ogni tanto ti lasci andare, sei screditabile peggio di uno che ruba tecnologie sul lavoro. Specie in Apple che, della massima riservatezza del segreto industriale, è maestra nel mondo.
Insomma, per l'ennesima volta, la faccia di un Brand è più importante della qualità del lavoro di un dipendente: cosa penseranno "gli altri", del nostro marchio? Cosa diranno di noi se vogliamo mostrarci come un'azienda inclusiva per tutti se, poi, un collaboratore nel suo tempo libero preferisce allungare le mani solo sulle donne prosperose? E tutte le altre? Acciderbolina... rischiamo di non essere inclusivi. O tutte o nessuna. O, forse, il dirigente doveva aggiungere qualche altra buona intenzione proponendosi di tastare qualche membro delle comunità omosessuali o qualche disabile?
Ironia a parte, si tratta sempre di comportamenti tenuti fuori dall'ambiente di lavoro e, alla faccia della privacy, nemmeno fosse un politico o una figura di spicco che in ogni istante della sua giornata può essere accusabile di qualcosa, è stato linciato mediaticamente.
Credo che tanti italiani siano d'accordo che un dipendente non debba essere licenziato per come passa il suo tempo fuori dall'orario lavorativo. Perché non danneggia l'azienda, soprattutto quando il suo ruolo è progettare dispositivi elettronici e non di essere, così per dire, a capo di un'associazione antisessismo. E poi essere sessista.
Apple, che a malapena concede la parola a 4 / 5 manager alle sue presentazioni, di questo signore non ci ha mai mostrato il volto. Chi è? Chi l'ha mai visto?
Una cosa è certa: ora l'ha reso famoso.



Non è la prima volta che personaggi più o meno famosi fanno notizia negli States per via dei propri commenti contro questo o quell’argomento.


West è da tempo al centro di polemiche contro la religione ebraica. E non c’è settimana che passi durante la quale uno dei suoi numerosi sponsor, dai servizi di musica in streaming al brand sportivo Adidas, non faccia un passo indietro chiudendo il proprio contratto milionario col cantante.



In italia cosa succederebbe se i social all’unisono si sollevassero contro l’opinione di qualcuno?

Iniziamo col ricordare che la Costituzione, all'Articolo 21, mette le cose in chiaro:

"Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure."

Nel Belpaese, infatti, viviamo come gli americani finché si tratta d'indossare felpe, sneackers e mangiare nelle catene di hamburger d'oltreoceano. Punto. Non viviamo e non ragioniamo come negli USA.
Eppure, queste notizie ci toccano lo stesso da vicino se pensiamo che, come negli States e nel resto del mondo, anziché rispettare tutte le idee altrui ascoltandole e, se diverse dalle nostra, lasciar correre, preferiamo affidarci alla rabbia ed attaccare chi la pensa diversamente.
L'italiano medio, infatti, ha bisogno di fare gruppo in ogni ambito, per sentirsi forte.
Assistiamo a sfoghi collettivi ovunque anche in Patria, tanto che ormai non ci facciamo più caso: nel mondo del calcio quando un rigore è dubbio ma viene concesso ugualmente, il tifo avversario esplode contro l’arbitro accusandolo di favorire la squadra avversaria. Oppure, in politica: quando, sotto elezioni, alcuni partiti / onorevoli migrano da sinistra a destra o viceversa.
Gli arbitri diventano disoccupati se valutano male un’azione? E i politici perdono il lavoro se cambiano partito?
Ci si mette a litigare anche in piazza: i negozianti che chiudevano durante la pandemia contro lo Stato, che ha concesso “briciole” di contributi ai ristoratori per un anno di stop; gli agricoltori che subiscono le calamità naturali sempre più di frequente; l'adozione per le coppie omosessuali; le mamme del regno animale che vedono strappati i loro figli dall’uomo che se ne vuole cibare (da quando gli animali hanno sentimenti e intelligenza così umani?); gli antifascisti che hanno bisogno che torni "quel fascismo scomparso da decine di anni" per arrabbiarsi, come se il presente costellato di politici corrotti e di lobby della finanza e delle industrie farmaceutiche libere di arricchirsi sulla nostra pelle (e salute) non fosse abbastanza... fino ai più recenti scioperi dei controllori dei mezzi pubblici aggrediti sempre più spesso da persone in preda alla rabbia e al grido di: «Qui comando io e tu non sei nessuno per dirmi che devo pagare il biglietto!»
Siamo nella più totale autogestione...
Questi sono argomenti più seri per alzare la voce. E c’indignamo più dei fatti che subiamo che delle tante parole al vento riportate (spesso per fare notizia!) dai giornalisti.
In Italia gli argomenti seri dovrebbero essere:
I magistrati tenuti a far rispettare la libertà di espressione (senza che sfoci nella volgarità o nell’odio verso gli altri) riempiono forse i tribunali di veri criminali o di loro antagonisti seduti in politica?
E, i giudici, perché scarcerano colpevoli certi in quattro e quattr’otto?

I commissari super pagati per la gestione delle infrastrutture e della ricostruzione nelle zone terremotate perché ci mettono tanto a cominciare i lavori? Per lo stesso motivo per cui non decolla da anni un piano per il dissesto idrogeologico?
Costa meno chiedere sovvenzioni all’Europa per ricostruire una zona alluvionata che mettere in sicurezza le opere che già ci sono e che, nella maggior parte degli eventi climatici, funzionerebbe meglio?

Perché mancano così tanti medici negli ospedali e nelle ATS?
Perché non ci sono soldi per ambulanze, barelle, riscaldamento in molte strutture?
E vogliamo parlare della scuola?

Mai sentito dire che chi rema contro il Sistema, quindi contro tutti noi, rallentando ulteriormente i nostri rapporti giudiziari o con lo Stato, perde l’occupazione. Si può lavorare per anni, senza accuse di frode o altro, senza vedersi riconsegnato il libretto di lavoro.

[Ora mi devo dilungare con una questione di culture diverse che mi circonda. E che scrivo perché reputo essere un argomento che passa sotto silenzio ma che è più importante della battuta di un dirigente Apple spiritoso]

Poi, certo, sarà solo il mio punto di vista, ma a volte ci facciamo prendere un po’ la mano: andiamo a rappresentare in piazza perfino fedeli di altre religioni che... non partecipano ai cortei organizzati per i loro stessi interessi. E non provate a farlo notare che non si presentano a manifestare per i diritti di tutti. Famiglie vengono in Italia per far lavorare i mariti mentre le mogli dormono e mangiano tutto il giorno chiuse in casa mentre vediamo i loro figli liberi di fare la qualsiasi in casa o negli spazi comuni. Senza la minima volontà d’integrarsi. No! Non fateglielo notare che le Leggi italiane vanno rispettate: potreste esser tacciati di razzismo. Idem se chiedete a qualcuno di loro, ma pure a molti italiani o cittadini dell’area dell’India, di abbassare la voce in treno o in autobus, vi zittiranno. Rispetto e cortesia siano sempre più difficili da trovare.
Però è così: lo sa bene chi ha attorno a sé queste realtà. Non aspettatevi nemmeno di vederli in corteo per le famiglie tradizionali (visto come la pensano nel mondo islamico degli omosessuali), o laddove si tenga viva la memoria contro gli assassini nazisti o al museo per ammirare qualsiasi cosa del nostro patrimonio. Non è permesso dalla cultura dei Paesi da cui provengono.
Invece, se in quelle terre, per l'ennesima volta, una ragazza viene uccisa per come porta il velo, la folla esplode nelle piazze. Anche nel nostro Paese. Offende la morale, dicono, è indecente agli occhi della religione etc etc... è sbagliato giustiziarla, ma dal nostro punto di vista, di gente aperta mentalmente. Anche in altri Paesi del sud est asiatico le donne vengono continuamente picchiate, uccise. Insieme ai bambini. Ma, finché non si riuscirà a dare diritto di parola anche a loro, potremo solo assistere increduli a ciò che avviene. Al massimo protestare nelle nostre piazze, appunto, tagliarci una ciocca di capelli e, mossi dal nostro cervello o sull’onda emotiva scatenata dal pensiero unico, schierarci contro tale atto. È la nostra memoria storica che ce lo chiede: siamo stanchi di essere costretti ad umiliarci e subire ideologie antilibertine da sempre. Questa è la nostra cultura. La nostra identità. Quindi non staremo zitti, visto che abbiamo libertà di opinione, per denunciare il no alla violenza
A differenza dell'italiano medio che vuole gridare contro tutto e tutti, invece, i cittadini di quelle terre vogliono: casa e supermercato a due passi. Punto. Sono schivi nel parlare, non voglio integrarsi nei modi / linguaggio / cibo. Solo parlarne, ahimè, spesso ci fa sentire colpevoli di mancanza di rispetto.

[Era qui che volevo arrivare]
Non solo non gli neghiamo di abitare in mezzo a noi, ma gli permettiamo di avere un lavoro, anziché toglierglielo come fanno gli statunitensi.
Ripeto: in Italia abbiamo libertà di opinione. Non siamo gli USA. Siamo una comunità più aperta.
Parlare senza offendere, non è ancora reato. Non è giusto essere licenziati per una battuta. Altrimenti, per motivi più seri, ci sarebbero migliaia di licenziamenti giornalieri.

Anche lo Stato, andrebbe richiamato per bullismo di molti suoi rappresentanti: provate a lamentarvi se in molti quartieri di medie / grandi città gli stessi di sopra hanno più influenze nel mondo dello spaccio che vengono lasciati liberi di fare, peggio che nelle roccaforti del sud del Paese, dove la polizia non può entrare o finisce male.
(Ah già... la polizia non può nemmeno picchiare chi molesta, figuriamoci entrare in una casa a colpire un gruppo di spacciatori, di mafiosi, di sfruttatori delle donne in ambito di prostituzione).
La polizia, ad esempio: fa spesso multe per mettere i puntini sulle “i” ai cittadini fermati in strada come la guardia di finanza sanziona i negozianti sommersi da norme che cambiano continuamente. E devono studiarle, continuamente, pagare i corsi e vivere nella paura di un controllo fatto da ufficiali che vogliono dar loro la multa a tutti i costi.
I legislatori perdono forse il lavoro per l’ansia che provocano verso chi cerca di vivere in regola? E si tiene aggiornato? E rischia comunque di restare indietro in qualcosa?
Qualche episodio di bullismo offerto dalle Forze dell’Ordine arriva perfino al TG o sui giornali. Ma quanti sono stati esautorati, piuttosto che trasferiti lontano dai riflettori, per aver macchiato l’onore della divisa?
E, i delinquenti che arrestano, perché non sono trattati come "delinquenti"? I telegiornali, infatti, filtrano con dei pixel giganti le manette indossate da queste rispettabili persone perché presunti colpevoli. Ah, quanti immigrati scappati dalla guerra (quella vera!) dall'Albania o dall'Est Europa stiamo facendo ridere con questa nostra paura di “dire le cose apertamente, in tv come nei social”. O buonismo, chiamatelo come volete. Spesso li sento dire: «Al mio Paese, se ti hanno ricercato e catturato, non hanno paura a dirlo!»
Forse ci siamo così ammorbiditi anche di fronte a vicende violente?



In Usa perdi il posto di lavoro, in Italia pare un reato pensare male di chi… ha commesso un reato.



Più passano gli anni e più le libertà diminuiscono: ce ne accorgiamo guardando indietro.
Pensate proprio alle nostre numerose forme d'arte: oggi Manara potrebbe disegnare una vignetta così classista / sessista?


Nel frattempo, per “rispetto” di milioni di fedeli cristiani, il Papa e il Clero diventano…





… Figure associabili alla violenza e alla guerra.
E nessuno protesta di non esagerare con questi accostamenti.

Anche nel mondo letterario / cinematografico abbiamo due casi eccelsi di trame che sfiorano il vilipendio: quella dei libri di Dan Brown, che prova ad intrecciare i rapporti tra Chiesa, massoneria e illuminati. E quella del controverso film L’ultima tentazione di Cristo, nel quale viene inscenata la mancata crocifissione di Gesù e l’inizio di una vita in famiglia…
Scelte artistiche fatte solo per istigare la gente a parlare di queste opere?
Forse sì, ma nessuno ci ha perso il posto di lavoro: non è successo all’epoca né succederebbe oggi, in Italia.



Sempre con un’occhio rivolto al passato, che fine farebbero i film goliardici se passassero sotto la censura del pensiero unico?


Istigazione alla violenza per futili motivi?


Anche Bud e Terence finirebbero per essere censurati perché ritenuti cruenti?
Certo, non c'erano spargimenti di sangue nelle loro commedie. Ma risolvere le dispute con le botte, a qualcuno, potrebbe dare fastidio.
La comicità di oggi, infatti, non segue più quegli schemi.

È cambiato il punto di vista: della censura, dei critici, degli spettatori.
Questo è il mainstream del pensiero unico: cambiare ogni tipologia di prospettiva verso una sola.



E pensare che, ancora più indietro nel tempo, la situazione era peggiore. L'immagine della donna la rappresentava ancora più denigrata:



La donna poteva essere maltrattata.


La donna doveva essere perfetta, procace.
E l'uomo adulato: Da tutte.


Come oggi vive lo stereotipo della donna “magra come un grissino”:



Non esisteva la “guerra” a questi stereotipi.
Oggi, invece, ho come l’impressione che gli spot siano fatti… per fare polemica così da regalare più visibilità al prodotto pubblicizzato parlando dei doppi sensi presenti in una pubblicità anziché al beneficio / qualità del marchio.



Se, ai giorni nostri, sempre più persone notano prodotti fotocopia del mondo passato e... scelgono di rivedere / rileggere gli originali, è sicuramente perché a molti prodotti odierni, che vogliono parlare e rappresentare tutti anche se ci sarà solo uno spettatore categorizzato da uno spot o un film, manca l'anima. Manca un messaggio chiaro, anche rivolto a pochi, ma detto senza peli sulla lingua.
La globalizzazione, il neoliberismo, il mainstream etc etc... stanno fallendo perché non siamo tutti uguali. Siamo tante anime. E dovremmo parlare e rispettarci. Convivere anziché farci la guerra e azzerarci, se diversi.

domenica 9 ottobre 2022

iOS 16. Non siete ancora convinti di volerlo installare?


Quando Apple fornisce un nuovo Sistema Operativo c’è chi ha molta molta fretta di averlo e lo scarica la sera stessa in cui viene presentato. Che si tratti di iOS per iPhone, iPadOS, macOS o watchOS, a inizio Giugno vengono distribuiti i certificati digitali per scaricare i vari Systems. Facendo carte false, io compreso sono tra i molti che installano tutti gli OS per metter le mani su tutte le novità viste durante l’annuale conferenza WWDC per Sviluppatori Apple nella quale vengono presentate le new releases Software e rilasciati i menzionati certificati.



C’è anche chi ha fretta ma aspetta Settembre, quando gli OS sono abbastanza stabili da poter funzionare su tutti i dispositivi compatibili (in linea di massima i devices prodotti negli ultimi 5 anni circa) e vengono rilasciati liberamente, senza richiedere credenziali da Sviluppatore come nel caso dei precedenti certificati rilasciati a Giugno.
Normalmente, i System sono scaricabili gratuitamente dopo il lancio di ogni nuovo iPhone.



Infine, c’è chi non ha per niente fretta e, nemmeno dopo due piccoli aggiornamenti di iOS 16 già rilasciato durante questo mese, continua a vivere le sue giornate con il Sistema 15.
Forse perché convinto che sia per pro o che non contenga novità salienti per la sua quotidianità.
(E, invece…)

Per smuovere anche gli irriducibili a non aver ancora aggiornato il proprio iPhone al nuovo OS scriverò una breve disamina delle novità disponibili fin da subito in iOS 16:



Interfaccia utente della Schermata di Blocco e delle pagine Home.

Appena si accende l’iPhone dopo l’installazione di iOS 16, balza subito all’occhio una delle novità per cui vale la pena installarlo:


Oltre a personalizzare colore e font del datario e dell’orologio, potrete inserire i widget sotto l’ora.
Molte App Apple sono già pronte ad occupare uno spazio nella lockscreen ma anche tanti Sviluppatori stanno rilasciando proprio e funzioni da inserire.




Il visualizzatore delle notifiche cambia posizione: per aiutare l’uso dello smartphone con una mano sola viene spostato da sotto l’orologio al fondo dello schermo: per leggere ogni bolla sarà sufficiente scorrere verso l’alto i pacchetti di notifiche. Toccandone un gruppo, invece, si espanderanno come già siete abituati a leggere su iOS 15.
Solo toccando una bolla si sbloccherà il telefono e si aprirà la relativa App.






Tenendo il dito su una zona libera della schermata di blocco sarà possibile creare o scorrere le varie schermate di blocco presenti.

Per ognuna, come anni fa si faceva con i primi telefoni cellulari, si potranno impostare widget diversi, modalità silenziose, notifiche di lavoro piuttosto che personali. Dunque, per le attività tra colleghi, in famiglia o per i vostri allenamenti non avrete difficoltà ad inserire widget legati al calendario e agli appuntamenti piuttosto che la probabilità di pioggia nelle prossime ore o agli anelli di Attività.



Appena scelta una foto potrete scorrere verso sinistra vari filtri: iOS 16 la convertirà in bianco e nero o in monocromatico (cioè bianco e un altro colore al posto del nero).
Oppure, come nella foto qui sopra, il filtro “studio fotografico” nelle varianti di sottoesposizione o sovraesposizione dello sfondo:







Potrete modificare la Schermata di blocco anche nel font e nei colori:









Memorizzate le impostazioni e premete di nuovo il quadrante per personalizzarlo: questa volta scegliete Schermata Home e applicate o meno l’effetto sfuocatura o un’altra foto di sfondo:





Anche le schermate Home presentano una grande novità:


I punti che contano le pagine sono inizialmente sostituiti da Spotlight, la ricerca integrata di iOS. Lo stesso motore di ricerca interno, poi, sarà richiamabile come sempre strisciando la parte alta di ogni schermata Home verso il basso prima di scrivere la query di ricerca.
Appena inizierete a scorrere le pagine con le App, la scorciatoia di ricerca lascerà il posto a 3 punti che si animeranno mano a mano scorrerete le pagine.


Onestamente, non trovo il cambio di stile molto “innovativo”. Avere 10 pagine di App, ad esempio, e trovare 10 punti corrispondenti a tali pagine, lo trovavo più comodo che osservare ora 3 punti in movimento.
Tenendo il dito sul punto più a destra si scorreranno più velocemente le schermate Home verso l’ultima.
Facendo pressione sul punto di sinistra, viceversa, si raggiungerà più in fretta la prima pagina.



Tastiera.

Almeno quanto le nuove lockscreen anche la tastiera porta con sé una delle novità più importanti che valgono l’aggiornamento a iOS 16.



La dettatura vocale può essere attivata contemporaneamente a quella manuale!
Finalmente potrete correggere al volo ogni parola tradotta erroneamente dal correttore automatico.
Per tornare alla battitura manuale basterà disattivare il microfono sotto la tastiera.



Foto.


Altro restyling non necessario da parte di Apple è lo spostamento di alcune funzioni all’interno del Rullino in un menu posto in alto a destra.
Precedentemente, erano poste nel menù condividi in basso a sinistra.



Da segnalare, invece, l’arrivo di funzioni pro quali la copia di un set di calibrazioni impostate in una foto e applicabili ad ogni altro scatto ove verranno incollate.
Dimenticatevi i minuti persi a ricordare ogni valore  impostato manualmente in uno scatto che avete riportato pari pari nelle regolazioni di altre foto: luminosità, contrasto, ombre, vivacità, eccesso di tonalità di ciano o giallo… fin’ora la possibilità di applicare una singola modifica a tante foto contemporaneamente era una funzione relegata ad App a pagamento: con iOS 16, invece, scattare decine di foto in controluce piuttosto che con predominanti di colore errate e correggerne una sola per volta, vi sarà sufficiente copiare e, con un tocco, incollare in ogni altro scatto la stessa impostazione come per magia (per chi non è abituato a calibrare ogni foto prima d’inviarla a parenti / amici / social).


Il pulsante i porta l’Intelligenza Artificiale ad uno stato superiore all’interno del Rullino senza dover ricorrere a Google Foto e Lens.
Oltre alle informazioni tecniche relative allo scatto, sarà possibile riconoscere oggetti e piante.



Il riconoscimento di testo e la possibilità di tradurlo al volo è disponibile anche durante la visione di un video.
Sarà sufficiente metterlo in pausa e premere:





Selezionate le informazioni che vi servono e toccate i menu per copiare / cercare / tradurre ciò che state visualizzando.







Coreano e Giapponese? No problem, potrete tradurre al volo anche le lingue del lontano Oriente.

Oppure, copiate il testo da una foto:



Selezionando il testo:



E incollandolo nel Mac con la collaudata e presente da anni funzione handoff:



[esempio di un copia / incolla di un codice sconto da iPhone a Mac usando la funzione di lettura del testo che aiuta a risparmiare tempo a trascrivere informazioni]



La lettura dei QR code dalla Fotocamera o dalle Note lo scorso anno è stato solo il primo passo verso un’integrazione ancora più stretta tra Intelligenza Artificiale e Hardware di iPhone.



Divertente (ma pressoché inutile per motivi non scolastici / lavorativi) lo scontorno degli oggetti dalle foto per creare stickers da inviare con Messaggi o copiare / incollare in altre App di messaggistica.




iOS 16 mostra “i muscoli” nel riconoscimento istantaneo di oggetti / persone / animali in una foto. Il processo, da eseguire tenendo un dito sul soggetto da estrapolare, è immediato e preciso nella formazione del contorno.


Basterà spostare il soggetto o scegliere Copia dal menù dedicato.


Una volta inserito in un messaggio potrà essere inviato.
Lo ripeto: se non per fini studenteschi o professionali, sinceramente, al di fuori d’incollare un’immagine ritagliata in un layout di Software di scrittura / impaginazione o Fogli di Calcolo non ne trovo alcuna altra utilità.



Safari.

Il browser internet si rifà il look portando la barra degli indirizzi o in alto o in basso:





Trascinando il bordo del pannello appena visibile a sinistra della scheda verso destra, sarà possibile cambiare la scheda visualizzata più velocemente.


La funzione è accessibile come in passato anche dal menù Pannelli che richiama una griglia con tutti quelli aperti (fino a 500).


E non è da confondere col pulsante indietro che porta alla lettura della pagina precedente caricata nella stesso pannello.



Safari porta anche una gradita novità nel salvataggio delle pagine intere, quando eseguite uno screenshot:


Salverà un lungo screenshot verticale in un solo passaggio, o un .pdf da allegare ad una mail o salvare in Libri / TotalReader o altri Software dedicati a questo formato.



Notevolmente migliorato anche il supporto in lettura e modifica dei .pdf, sempre più diffusi e richiesti da Pubbliche Amministrazioni o Finanziarie o Istutiti Legali per essere auto-compilati e spediti via e-mail.



iOS 16 offre la compilazione delle caselle senza obbligarvi ad acquistare App di terze parti.




Player Video.

Mentre il Lettore in Rullino rimane inalterato l’aspetto, sia della barra per accorciare una clip:


Che di quella per scorrere da un punto all’altro di un filmato per correggere al meglio luci / ombre / colori:





Il Lettore in Safari si rifà il look:


Controllo del volume e barra di avanzamento sono più sottili e non coprono le immagini:



Toccando lo scrub di avanzamento il suo aspetto è più minimal che in passato.




Che aspettate ad installare iOS 16, quindi?