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mercoledì 13 agosto 2008

iPhone: Come fosse il "Grande Fratello".

Apple sotto accusa: come fosse l'unica a "spiarci".
Microsoft lo fa.
I Pirati informatici lo fanno.
Nokia, Sony-Ericsson pure.

Invece, lo fa Apple...
Ma non dovremmo esser abituati a queste cose?
Perché vivere SEMPRE per fare polemica? Anche il banale, l' "ovvio", può bastare per riempire la Rete di messaggi contro Apple? È l'ultima arrivata in campo telefonico, fa come gli altri, ma è l'unica che viene attaccata apertamente dalle associazioni consumatori italiane.


E per cosa? Per un software "nascosto" che permetterebbe all'azienda californiana di rimuovere software "malevole" dal dispositivo.

Le testate nostrane ci sono andate a nozze, ma nessuno ha parlato o scritto dei due clienti che hanno scaricato "I Am Rich", una mini-applicazione non autorizzata dallo staff di Jobs che ha permesso al programmatore che l'ha pubblicata di truffare per mille dollari ciascuno i primi due malcapitati che l'hanno installata sul proprio iPhone pensando che fosse un software gestionale.


Fare informazione va bene ma, come al solito, in Italia si cerca di gridare più forte nel megafono per farsi notare, non di stare attenti a quel che si dice.


Per qualche giorno, comunque, la notizia terrà banco. Fino a quando Apple non fornirà maggiori dettagli su tutta quanta la vicenda...




Due unioni consumatori, intanto, fanno sapere che:

"Il software si attiva in automatico e si collega all'insaputa dell'utente a un indirizzo internet gestito dalla Apple, per verificare se all'interno del sistema stesso fossero stati installati programmi diversi da quelli forniti dalla stessa Apple". 


Insomma, la Apple controllerebbe i proprietari dell'iPhone al fine di assicurarsi che acquistino esclusivamente applicazioni della casa. E il monitoraggio degli apparecchi invaderebbe la privacy degli utenti.
Però su colombo-bt.org e thepiratebay.org ... non c'è stata alcuna violazione della privacy? 

Non ci sarà mai?


A Presto