Negli Stati Uniti scoppia la polemica per cover adatte ad ogni smartphone ritraenti il calcio di una pistola:

Il prodotto, una volta montato sul proprio dispositivo, va tenuto preferibilmente nella tasca posteriore dei pantaloni, così da simulare di tenere un'arma in tasca.
Le forze dell'ordine d'oltreoceano fanno sapere che tali prodotti potrebbero mettere in dubbio un agente di polizia durante un'azione concitata o un semplice controllo. In pratica, osservando solo l'estremità di questa cover fuoriuscire da una tasca, ne potrebbe derivare la scelta istintiva di aprire il fuoco verso un cittadino in fuga.
Tutto questo ripensando che, in Italia, dal 2010 il Garante per la privacy ha emesso un documento che:
"... proibisce di mostrare le immagini video o le foto di persone con ferri o manette ai polsi, secondo il principio della presunzione di innocenza per cui un imputato non è colpevole fino al terzo grado di giudizio, né va presentato come tale dai media prima che l’iter giudiziario abbia completato il suo corso."
Come se, d'un tratto, anche i criminali riconosciuti dal popolo come terroristi o assassini avessero il diritto di avere un aspetto dignitoso in TV o sui giornali, pur avendo tolto la vita a qualcuno intenzionalmente.
Ora anche la tecnologia è diventata, per qualcuno, uno strumento per giocare con la psicologia delle masse?
Io mi accontenterei di fare del buon e sano marketing...