Apple Intelligence sbarca in Italia con la prima beta di iOS 18.4 che introduce l’Intelligenza Artificiale nelle routine di Sistema. In contemporanea, sarà disponibile negli aggiornamenti dei Mac.
La stampa mondiale ritiene l’integrazione tra Sistema Operativo e AI un passo avanti epocale per l’industria informatica paragonabile al lancio di iPhone nel 2007, di iPod nel 2001 e del Macintosh nel 1984.
L’Intelligenza Artificiale, infatti, è cruciale per semplificare e migliorare l’esperienza d’uso di ogni dispositivo Smart non solo nell’ecosistema di Apple. La concorrenza odierna tra i Competitor tecnologici, infatti, è e sarà sempre più incentrata su questo aspetto (grazie alla realizzazione di processori con maggiore capacità di calcolo e batterie più efficienti) rispetto alle performances delle fotocamere o della risoluzione dei display come in passato.
Apple Intelligence promette di rendere la ricerca in rete più immediata: cioè fornire pochi risultati corretti rispetto a quanto avviene oggi dove, nella migliore delle ipotesi, consultiamo un motore di ricerca scorrendo una o due pagine con decine di risultati ciascuna e, da ogni risultato, apriamo pagine e pagine web da leggere pazientemente alla ricerca di ciò che cerchiamo.
Idem per creare impegni “complessi”: mentre ora rivediamo screenshot alla ricerca di note, orari, nomi o scandagliamo la casella di posta per recuperare un indirizzo per recarci ad un appuntamento, o il reminder ricevuto via sms e non aggiunto al calendario, con Apple Intelligence questi lunghi compiti di ricerca saranno relegati ad essa.
L’integrazione tra iOS, iPadOS e Mac, poi, ci consentirà di sfruttare l’AI su un device e beneficiare della sincronizzazione tra dispositivi grazie ad iCloud.
La prima novità proposta da iOS 18.4 è Siri. Le voci italiane disponibili diventano quattro:
Come anticipato da Apple alla presentazione di iOS 18 lo scorso giugno, le ricerche nei dati custoditi nel telefono o computer si appoggeranno localmente a Siri, quindi senza contattare i server di Apple col rischio di lasciare nostri dati sensibili in Rete, e a ChatGPT per quanto concerne qualsiasi ricerca sul web.
Nota: ChatGPT richiede l’attivazione separatamente a quella di Apple Intelligence. È necessario un account, se già lo avete dovrete solo fare login, oppure potrete crearne uno nuovo.
La nuova grafica di Siri: scompare la sfera colorata in favore di un contorno pulsante colorato.
iOS 18.4 introduce un’altra novità: il raggruppamento delle notifiche in base a una priorità decisa dall’Intelligenza Artificiale. Attivando questa funzione, infatti, sarà possibile leggere le notifiche ritenute urgenti in base alla loro importanza piuttosto che all’ordine di tempo in cui sono state ricevute. Faranno parte di questa categoria, che verrà visualizzata all’inizio dell’elenco delle notifiche, le telefonate ricevute e non risposte. Mail / messaggi contenenti parole "chiave" che ne determinino l'urgenza, notifiche di App scelte da noi.
Grazie all’analisi effettuata dall’Intelligenza Artificiale, inoltre, ogni App beneficerà di un riassunto all'interno di un pop-up nella schermata di blocco: toccando la bolla, il riassunto si aprirà con l’elenco di schede sovrapposte come si è normalmente abituati a visualizzare.
Il servizio di riassunzione delle notifiche, però, si è rivelato impreciso, soprattutto nell'elaborazione di molti messaggi: ecco un esempio di errore di traduzione per l'applicazione WeWard che conta i passi e non... i pascoli.
Oppure, nello screenshot qui sopra si può notare che, in relazione allo stesso ordine online, il pacco risulta prima consegnato e, poi, spedito.
È diventato virale, negli Usa, il caso di testate giornalistiche costrette a disabilitare i riassunti inviati ai propri iscritti perché contenenti clamorosi errori riguardanti vip e politici (bollate come fake news elaborate da Apple Intelligence).
Come accennato sopra, l'AI pesca un po’ a caso nei termini dei messaggi / mail / notifiche, sperando che, tra le parole scelte, ci siano quelle che dovrebbero attirare di più l’attenzione.
Cambiamenti anche nella tastiera:
Apple Intelligence offre strumenti per correggere la grammatica o rielaborare un testo e conferire un “tono” più cordiale o professionale al testo.

Nella tastiera Emoji, invece, è possibile creare sticker personalizzati, digitando del testo per comporre un'immagine simpatica, anche a partire da una propria fotografia. Questa funzione è chiamata Genmoji.
Rimangono invariate, nell'App Messaggi, le funzioni di animazione del testo:
Applicando l'animazione Riduzione, per esempio, la parola minuto s'ingrandirà e rimpicciolirà una volta inviato il messaggio.
Un'altra funzione utile è la funzione Ripulisci integrata in Foto:
Alla stregua di Photos di Google (solo per abbonati a Google One) si possono eliminare efficacemente oggetti dalle fotografie.