Quando lasciamo l'auto accesa (e il tubo di scappamento rigetta ossidi) più del dovuto, magari per chiaccherare con qualcuno incontrato in un parcheggio...
Quando usiamo l'aria condizionata per non soffrire (nemmeno un pochino!) il caldo...
Quando sprechiamo carta su carta. In ufficio, in banca, in posta. A casa: quando compriamo giornali che getteremo dopo averli letti e faremo i "retorici" verso chi legge le News sull'iPhone che ha una batteria, come tutti i cellulari, da ricaricare spesso... E non pensi all'inquinamento elettromagnetico?
E tu che compri ancora il giornale, per leggere di fatti accaduti IERI, non pensi alla "filiera" per produrlo? Al trattamento della carta per essere riciclata, alle fasi di stampa (quantità di corrente erogata alle rotative, inchiostri nocivi e cancerogeni...), ai costi di recupero e (di nuovo) di riciclo della carta? Che non è mai riciclata al 100%, perché nell'impasto c'è una percentuale di carta nuova. Legno nuovo. Foreste distrutte. Animali abbattuti.
Surriscaldamento del pianeta.
Ricordiamoci dell'orso che arranca a fatica sulla banchisa che ogni anno che promettiamo di sprecare meno (e, quindi, surriscaldare meno il pianeta!) si assottiglia sempre più.
Prima o poi l'orso non avrà più una banchisa.
Prima poi NOI non avremo più...
Pensate all'orso.
Potremmo esser al suo posto. Un giorno.
A Presto