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giovedì 20 agosto 2020

Apple presenta i nuovi Sistemi del 2020.

Il giorno più importante dell’anno per Apple giunge e, per la prima volta, la conferenza per gli Sviluppatori di metà giugno è pre-registrata: Tim Cook e alcuni membri del suo team hanno presentato le novità Software sfruttando diversi scenari ricostruiti in realtà virtuale di Apple Park, il nuovo gigantesco centro direzionale costruito ad anelli sovrapposti. Dalla hall del teatro dedicato a Steve Jobs al parco, dai laboratori sotterranei alla palestra, tra effetti visivi degni di un film e voli radenti per collegare le varie zone del nuovo complesso durante ogni fase della lunga presentazione, assistiamo alla presentazione dei nuovi System e alla (ri)nascita dell’ideale iniziale di Apple di produrre hardware e software “in casa” attraverso il futuro progetto Silicon.

Sicuramente, la parola d’ordine è più che mai: integrazione tra i Sistemi. Per quanto in molti si ostinino a parlare di un “futuro Sistema unico”, nonostante siano state già rilasciate conferme ufficiali che lo escludano, si ha subito la percezione che, osservando molti aspetti grafici in comune o funzioni fin’ora non disponibili, iOS, watchOS, iPadOS, tvOS e macOS condivideranno i dati tra loro, forse anche di più che in passato. Ma non si fonderanno in un unico OS!



iOS / iPadOS 14.

Mai come quest’anno, ho davvero la sensazione che in Apple si siano concentrati a riscrivere il software piuttosto che ad aggiungere nuove funzioni. Chiamatelo iOS 14, o “l’iOS 13 che non siamo riusciti a fornire lo scorso anno, quando sembravamo più decisi a risolvere i bug che regalare nuove features”, rimarrete colpiti dall’affinamento che il System per iPhone e iPad sta ricevendo quest’anno.



Il centro di controllo ora si arricchisce di widget, ripescati dal lontano 2008, anno in cui l’arrivo dell’App Store ne fece venir meno l’utilità grazie a decine di App più leggibili a pieno schermo.

Nota: qualche blogger blasonato della mia età dovrebbe ripassare un pò di storia, i widget non sono nati in ambiente Android.

Tenendo un dito su un widget o modificando la schermata Home premendo per alcuni secondi l’icona di un’App, potete disporli dove meglio credete:


Premendo il tasto + in alto a sinistra si possono aggiungere altri aggregatori:


Se siete appassionati della vostra forma fisica potreste voler visualizzare i cerchi dell’App Attività costantemente  aggiornati, come su Apple Watch:


Così da restare informati sia sulle vostre sessioni che sulle medaglie accumulate:





Oppure, scorrendo il resto dell’elenco, aggiungere altri widget:



Gli spazi delle Homescreen possono essere occupati da widget con dimensioni corrispondenti a 2x2 o 2x4 icone.

Rimangono invariati i pannelli sviluppati da terze parti, ad esempio quello dedicato agli spostamenti verso casa o verso il proprio lavoro offerto da Google Maps:


Nota: i tempi di percorrenza sono calcolati tramite le informazioni sul traffico offerte dalle società, tra cui l’ANAS, che rilevano i dati dai sensori posti sugli svincoli, ai semafori, etc etc.



Il mix di widget e App non è l’unico ammodernamento grafico presente:


Siri è stato riscritto per rispondere più velocemente alle nostre richieste.
Appena lanciate il comando vocale “Hey Siri” (se lo avrete attivato in Impostazioni > Siri), o se premete il tasto laterale, una bolla colorata appare sul bordo inferiore dello schermo: di fronte al dock se vi trovate in una schermata Home come in questo esempio, o in basso ad una lista di foto o di una pagina web in attesa di una vostra richiesta.

iOS 14, infatti, ha il grande pregio di non nascondere quello che stiamo consultando o creando quando richiamiamo Siri o mentre riceviamo una chiamata:


Non verrete più interrotti in nessuna operazione mentre squilla il telefono.
Anzi: toccando la cornetta rossa o strisciando il pannello di notifica verso l’alto, troncherete la chiamata.
Senza distogliere la concentrazione dai vostri progetti!


La funzione è attivabile anche dalle Impostazioni > “Siri e ricerca”



Mentre indossate cuffie Bluetooth con musica in esecuzione, un segnale sonoro vi avvisa dell’arrivo di un nuovo messaggio.
Subito dopo, Siri legge:

il nome del mittente

Poi recita: “ha scritto” e legge il testo del messaggio e le emoji, se presenti.

Infine, propone d’interagire col comando vocale “rispondi”, rimanendo in attesa alcuni secondi mentre decidete che testo dettare.
Oppure, col comando “ripeti”, riascoltare il messaggio. Se non direte nulla, la musica eventualmente in riproduzione prima di ricevere il messaggio ripartirà dal punto di arresto.
“Leggi Messaggi” è più utile di quanto immaginiamo: si pensi a quante volte si controlla una notifica e si sblocca l’iPhone per poi scoprire che non era un messaggio urgente.
Usato con “hey Siri, scrivi a...”, Leggi messaggi aggiunge un altro buon motivo per sfruttare la messaggistica coi comandi vocali. In automobile, ad esempio, quanti si fidano dei propri riflessi scrivendo messaggi mentre sono in movimento?
Eppure, gli strumenti per viaggiare più sicuri ci sono. L’uso dei comandi vocali è sicuramente il migliore.
Come pure mentre siete pressati sui mezzi pubblici e non riuscite a raggiungere l’iPhone in tasca o nella borsa, o siete in cucina e avete le mani occupate, o peggio sporche, simili tecnologie vi aiutano a restare in contatto con le persone senza rimandare “a dopo” la risposta ai messaggi.
Però, chissà perché, l’italiano medio ancora è legato all’uso della tastiera nonostante, fino a qualche anno fa, la maggior parte della gente non avesse dimestichezza coi computer e non volesse utilizzare gli smartphones proprio per non dover imparare a usare la tastiera.

Segnalo l’aumento di notifiche, in generale, fortunatamente non sono mai invadenti.
Durante i primi giorni d’uso di iOS 14, infatti, vi verranno chiesti numerosi permessi per far accedere le App alle vostre foto:




O alla vostra posizione, sia durante l’uso di un’App


Che dopo:


O l’accesso alla memoria interna dello smartphone sia per autorizzare la sincronizzazione con il proprio computer o per effettuare la ricarica della batteria:



Si tratta di un più vasto progetto legato alla privacy che Apple sta sviluppando da un paio d’anni.
Quest’anno coinvolge anche funzionalità del Sistema e non solo il nostro consenso al Contratto d’Uso:



Nella zona in alto a destra di App fotografiche o per la ripresa di video, o per la pubblicazione di multimedia sui social, vin puntino arancio vi segnala che la fotocamera o il microfono del vostro Smart è attiva ma non è in uso.



Un punto verde, invece, che lo è.




Il monitoraggio della privacy è monitorato anche in seguito all’uso di un’App:



Basta attivare il centro di controllo, dal bordo superiore destro dello schermo.

Ai fini della localizzazione, oltre a quella “benevola” in questo periodo di pandemia (leggi i dettagli più avanti nell’articolo), è stato aggiunto un nuovo menù:


Tracciamento permette di bloccare l’invio della nostra posizione non tanto alle App che abbiamo installato (per gestire le autorizzazioni aprite Servizi di localizzazione, come in passato) ma ad un qualsivoglia dominio web che possiede uno spazio pubblicitario in una delle nostre App o in un sito che stiamo visitando e che, ricevendo da questi la nostra posizione, ci mostrerà promozioni mirate (in gergo è definito geotracking).
Nulla di male, quindi, nel condividere la propria posizione con la propria famiglia o con gli amici via Messaggi o attraverso i social ma, sempre più spesso, i siti che visitiamo vendono a terzi non solo l’IP della nostra connessione per fornirci pubblicità adeguate in base alla nostra cronologia ma pure la posizione da cui ci colleghiamo.



In ambito fotografico, la funzione nuova interfaccia di Modifica Foto è notevole:






I tre metodi di scelta del colore sono rivolti principalmente ai moltissimi appassionati ed esperti della grafica, del publishing e del fotoritocco professionale. Ricordo che iOS, e iPadOS, funzionano rispettivamente su iPhone 11 PRO e iPad PRO che, a livello di prestazioni, non hanno nulla da invidiare ai MacBook commercializzati un paio d’anni fa. Per questo è necessario che, almeno in parte, gli strumenti di Sistema accontentino anche il settore professionale rifacendosi il look e aggiungendo opzioni di un livello superiore.



La modifica dei video nell’App Foto, invece, almeno nelle prime beta rilasciate, risulta più lenta nei modelli di iPhone meno recenti.
Terminando di tagliare / ruotare o rendere muto un video (l’editor iOS 14 eredita tutte le caratteristiche di iOS 13, senza novità) si sceglie come sempre tra due opzioni: salvare una nuova clip o sostituire la versione originale.



appare un avviso nell’angolo in basso a sinistra che ci notifica che è in corso il salvataggio del file modificato.


Durante questo processo non è possibile riprodurre né il contenuto in elaborazione né altri.

Per interrompere il processo di preparazione si può toccare Modifica.

Si è accennato ad un’altra “apertura” rivoluzionaria di iOS: Apple, infatti, fa sapere che l’App File di iOS 14 (contiene iCloud Drive consultabile da iCloud.com e da macOS) supporta la lettura su rete locale dei dischi connessi in formato Journaled e APFS.
Mossa astuta per convincere definitivamente gli utenti dei formati FAT32 e NTFS a passare allo standard di Apple (introdotto un paio d’anni con macOS Mojave), certo, ma attesa da anni!
Infatti, attraverso l’App Utility Airport, gli iPhone e gli iPad non potevano né leggere né gestire i contenuti dei dischi connessi alla propria rete locale. Una grave mancanza, non giustificata secondo me per garantire più sicurezza ai dispositivi mobile non concedendo loro di accedere ai dischi casalinghi. 
Se si pensa a quante cartelle fotografiche o film si sarebbero potuti riprodurre sui propri smartphone e tablet, da anni, ben venga l’uso del formato APFS se rende totalmente sicura la fruizione di contenuti.

Attraverso File, sarà sufficiente scegliere la funzione Sfoglia:



E connettersi al server corrispondente al proprio computer o disco rigido in rete:



Esplorando le cartelle si può facilmente accedere a qualsiasi file.






Nel caso di un filmato, ad esempio, avendo installata l’App VLC, lo si può vedere direttamente suo proprio smartphone:







Due “scopiazzature” anche all’universo di Google: nella tastiera, infatti, è stato introdotta la ricerca di emoji, da tempo presente in GBoard, App che fonde la digitazione di testo, disegni, gif, emoji la ricerca diretta nel più grande database mondiale.


E una funzione di traduzione multilingua offline in stile Google Translate e, nelle prossime beta attivabile anche da Safari. 




Il video pictures-in-pictures approda sugli iPhone.
Over-the-App, aggiungerei io, per correttezza.
YouTube e Mediaset Play, ad esempio, già da tempo permettono di ridurre la finestra in cui si visualizza un filmato e scorrere altri contenuti mentre il video prosegue.
Onestamente, non ne trovo l’utilità su un display piccolo come quello di iPhone, ma uscendo da qualsiasi App mentre state riproducendo un video:


Potrete leggere news, scattare screenshot ed editarli in Foto, scrivere messaggi... mentre in una piccola porzione del vostro display il video proseguirà ad essere riprodotto.

Nota: la traccia audio verrà normalmente eseguita sia durante la riproduzione a pieno schermo sia durante quella p-i-p.



Shazam, a partire da iOS 14.2, sarà disponibile tra i Widget e dal Centro di Controllo:







watchOS 7.

Anche il Sistema degli Apple Watch non subisce molte variazioni dal precedente se non nella migliore leggibilità grazie alla ridisposizione di alcuni pulsanti e alla spaziatura tra i caratteri.


L’unica vera novità è legata a iOS 14 e Salute.
Infatti, come gli iPhone, anche Apple Watch è in grado di monitorare la costanza giornaliera del nostro sonno.

Di che si tratta e a chi è rivolto?
Può sostituire apparecchi professionali come quelli di Beddit (società, tra l’altro, acquistata da Apple)?





Naturalmente no.
Primo perché Apple non dispone dei sensori preposti alla raccolta di questi dati né nell’iPhone né nel Watch. Secondo perché l’App Sonno serve a rivelarci solo se dormiamo secondo gli orari che ci siamo prefissati.




Sulla falsa riga di Allenamenti, quindi, le notifiche che riceviamo serviranno a farci porre attenzione alle poche o alle troppe ore di sonno giornaliere.

A dispetto di alcune App più specializzate sull’argomento: ad esempio, SleepMatic che analizza le varie fasi del riposo:


Sonno, offre solo una panoramica sui nostri ritmi a riposo:


È sufficiente impostare una media di sonno giornaliera agendo sul rotore e trascinando il dito per aumentare o diminuire la barra che inizia idealmente dal momento in cui ci corichiamo al momento in cui puntiamo la sveglia per alzarci.

Se lo desideriamo, possiamo impostare un tempo dedicato al relax prima di prendere sonno:


(Normalmente quello in cui si posa il telefono, non s’interagisce coi social né si fanno attività mentali impegnative. Non si dovrebbe avere un personal trainer per questo momento importante della giornata ma, come per migliorare la propria costanza nello sport, o nel tenersi idratati sorseggiando acqua ogni tanto o monitorando in Tempo di Utilizzo il numero di volte che si attiva lo schermo del proprio smartphone per leggere le notifiche, o un obiettivo Lettura per esortarci ogni giorno a dedicarci alla lettura di un libro, Apple predispone questo nuovo strumento per migliorare la nostra salute)






La mattina successiva, abbiamo subito a disposizione un riepilogo della nostra dormita:


Specie se ci alzeremo prima del previsto, Apple Watch ci chiede d’interrompere la sessione di sonno:



E ci da un report sulla mattina appena iniziata:


Nello stesso momento, l’App Salute su iPhone ci notifica l’obiettivo raggiunto:



Col passare dei giorni, come accade con l’App Attività, veniamo informati degli obiettivi raggiunti:





Per funzionare, il monitoraggio del sonno di Apple Watch richiede almeno il 30% di carica.
Per questo, prima dell’approssimarsi dell’orario di rilassamento (se impostato) o di sonno, verremo avvertiti di caricare la batteria dell’orologio:



La funzione Sonno è attivabile / disattivabile dal centro di controllo di Apple Watch.
Come pure lo è Leggi i Messaggi su Watch:



Attraverso il tasto “Modifica” si potranno riorganizzare le icone del Centro di Controllo dell’orologio:







Tra le notifiche aggiuntive ma non invasive di cui ho accennato sopra, iPhone mostra l’avviso al completamento della carica di Apple Watch. Altra “piccolezza”, certo, ma che torna utile se si è distanti dal proprio orologio mentre lo si ricarica o non si vuole verificare quanto manchi a raggiungere il 100% toccando di tanto in tanto il display.



Siri si presenta come una bolla, e non più lungo una riga animata, al pari di iOS 14:


In alto a destra appare il logo del microfono per avvertirvi che l’App in primo piano lo ha attivato.
Come per iOS 14, è watchOS 7 ad “aprire” il microfono, e non la singola App. Questo, nel rispetto della nostra privacy, non consente a nessuno Sviluppatore di registrare né la nostra voce né eventuali rumori ambientali a nostra insaputa.

Dovrebbe essere ovvio a chiunque che, mentre utilizziamo una fotocamera o il microfono di uno smartphone per richiedere informazioni ad un assistente online o condividere uno scatto sui social, si profila la possibilità che qualche server collegato da chissà dove catturi illegalmente suoni o foto senza la nostra autorizzazione.
Evidentemente, la consapevolezza in questo rischio da parte di ogni utente è fin troppo radicata in me. Se Apple aggiunge così tanti elementi nella sua interfaccia grafica per avvisarci costantemente che stiamo condividendo con la Rete i nostri dati, probabilmente molte persone sottovalutano la questione.

Personalmente, non provo alcun fastidio a leggere una pagina web con pubblicità che mostra le mie ultime ricerche / acquisti su Amazon ma, per scrupolo, proteggo la mia connessione con una VPN e un AD-BLOCK. Indipendentemente dal fatto che mi trovi all’Estero o in Italia.
Se Google traccia ogni utente, come ogni App social, e vende a terzi queste informazioni, a me poco importa.
Non ho mai usato FaceApp o tool simili per la modifica del mio aspetto o della mia età, me se fossi interessato non mi dispiacerebbe avere un servizio gratuito in cambio di... lasciare a disposizione degli Sviluppatori uno scatto o due.
Però Apple non sta a guardare il mio interesse, ma quello della collettività. E la collettività è questo che chiede a gran voce da tempo ed è per questo che non sceglie Android: iOS 14 offrirà davvero molti accorgimenti per bloccare molti spyware.



Anche il tracciamento dei positivi al Covid-19 è stato migliorato, offrendo un database mondiale condiviso tra Apple e Google e il Ministero della Salute che ha reso disponibile L’App Immuni (l’installazione è su base volontaria) che ci avvisa gli utenti se, attorno a noi, altre persone la utilizzeranno correttamente autosegnalandosi positivi in caso di contagio.








Altra funzione introdotta solo ora (ma allo studio da anni) è il conto alla rovescia che inizia automaticamente quando Apple Watch rileva i movimenti continui in avanti e indietro della mano, insieme alla rotazione del polso.
Infatti, appena inizieremo a lavarci le mani, appariranno dei numeri ad ricordarci di passare il tempo corretto a insaponarci prima di sciacquarci.




Oppure:


Oppure 





Attenzione: non è una challenge come gli obiettivi Movimento, Esercizio e In Piedi.
Non è previsto né il completamento del timer né di un conteggio minimo giornaliero di lavaggi.
Inoltre, la funzione è disattivabile nelle Impostazioni di Apple Watch:





Messaggi presenta una nuova pulsantiera rapida:



Dettatura vocale, scrittura, emoji, disegno, scambio di denaro (via Apple Pay), stickers.



AirPods.

Grazie ai chip proprietari di Apple, sia le AirPods che le AirPods Pro sono sfruttate al massimo da iOS 14.
Si è ipotizzato più volte della possibilità che un giorno nasca un nuovo System: siriOS, il quale sarà disponibile sia per le AirPods che per futuri dispositivi privi di display.
In attesa di scoprire se nei prossimi anni vedremo nascere quest’altra costola di iOS, dopo watchOS, iPadOS e tvOS, sicuramente le AirPods proseguono il loro percorso d’integrazione con il resto dell’ecosistema: da Mac ad iPhone, infatti, a differenza di qualsiasi auricolare Bluetooth connesso al nostro dispositivo, abbiamo a disposizione più controlli sulle cuffie.


Premendo “audio” in chiamata potremo scegliere dove ascoltare il nostro interlocutore:






Dalle telefonate al controllo del volume dello smartphone o tablet:


Dalla notifica di connessione avvenuta estraendo le AirPods dalla custodia di ricarica o, semplicemente, entrando nel loro raggio di azione, all’avviso (graditissimo!) di carica quasi esaurita:


Ai nuovi widget memorizzabili in qualsiasi schermata Home:


Al widget disponibile in watchOS 7:










Si ha la sensazione di una convivenza più stretta tra i due dispositivi.
Ma non aspettatevi solo le funzioni “base” rispondere alle telefonate, comandare la vostra musica o avanzare richieste a Siri.
Con iOS 14, e il nuovo firmware 2D27 e successivi, il modello Pro riceve una nuova funzione chiamata spatial sound: si tratta di una simulazione sonora simile al Surround che, quando gireremo la testa verso destra, produce un aumento del volume nell’auricolare sinistro e viceversa quando ci volteremo a sinistra, dandoci l’impressione di esserci effettivamente spostati dalla fonte sonora come se fossimo al cinema. Al contrario di ciò che avviene con iOS 13 e precedenti che mantengono il suono nella posizione in cui è stato regolato nelle tracce e nei video originali.
Spatial Sound è fruibile solo con tracce musicali o filmati con audio a 5 o 7 canali.

Un’altra gradita sorpresa riguarda la connessione a più dispositivi con lo stesso paio di AirPods: infatti, Apple ha velocizzato in ogni OS la continuità della riproduzione sonora consentendo la disconnessione Bluetooth dal device in uso con un click.
Infatti, basta scegliere le AirPods nel solo apparecchio sul quale vogliamo dirottare una chiamata o proseguire l’ascolto di un brano musicale per far sì che il dispositivo precedente accetti la disconnessione, senza il nostro intervento.



Durante una chiamata con Watch connesso:




Possiamo facilmente disabilitare l’uso delle AirPods e usare il viva voce su Watch.


Anche macOS Big Sur sarà avvantaggiato dalla visualizzazione contemporanea su tutti i dispositivi per utilizzarle con un click:




Menzione d’onore alla ricarica delle cuffie: molte persone si preoccupano di non inserire le cuffie nella custodia di ricarica nei brevi momenti in cui non le usano per non ricaricarle continuamente per pochi minuti.
Per risolvere il rischio di usura precoce delle batterie, quindi, il nuovo firmware insieme ad iOS 14 introduce una ricarica intelligente che si attiva in base alla media d’uso continuativo delle cuffie giorno dopo giorno (quindi la ricarica sarà diversa se le di usa per mezz’ora o per ore di fila) e solo se con carica inferiore all’80% come già visto su iPhone.



macOS Big Sur.





Presentato come un restyling d’interfaccia utente rispetto a Mojave, Big Sur offre nuove tecnologie grafiche multilivello per visualizzare finestre con effetti di ombreggiatura e opacità in grado di migliorare la leggibilità sia col tema chiaro che con il tema scuro attivi!


Poi, qualche nuova “bolla” colorata nei pulsanti in stile iMessage:


Menù più “minimal” nel design.
A partire dalle Preferenze di Sistema:







Fino alla schermata di blocco del vostro Mac:



Tutta la riga di comando è stata ridisegnata:



Le icone sono più stilizzate.
Come pure quelle nel Dock, prendono spunto dalle rotondità di iOS:



E i menù hanno più informazioni:



Questo è quello alle cuffie AirPods collegate al Mac: finalmente sono disponibili sia la carica effettiva di entrambi gli auricolari, sia l’attivazione o meno della riduzione o meno del rumore!

Nota: Sì! Avete letto bene: la riduzione del rumore è offerta anche se le AirPods Pro sono collegate al Mac piuttosto che ad un iPhone o un iPad!







Stesso aumento di notifiche di iOS 14 ma con la possibilità di eliminare tutte quelle di un App con un click solo, avvicinando il puntatore del mouse su X.

Al di là di questo enorme update dell’interfaccia grafica, Big Sur non offre altre grosse novità!