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venerdì 26 maggio 2017

... prima di uscire, non corrette rischi!








Zomato (solo Milano)


Ci sono ormai tante ottime App che offrono recensioni scritte e fotografiche sui locali che preferite, ma anche su quelli dove vi state per recare. Magari stasera stessa.

Che sia per una cena, un aperitivo o un appuntamento e siate molto molto esigenti sull'igiene, specie in cucina, chissà che non troviate foto degli chef al lavoro:

 

O della conservazione del pesce:

 

Soprattutto ora che, con l'allarme del sushi preparato in pessime condizioni igieniche, tutto il "comparto" di ristoratori giapponesi sono più attenti a servire porzioni convincenti fin dall'aspetto:

 





Anche nei locali di pesce italiani, dove si servono crudité, carpacci e ostriche, c'è la stessa attenzione a non fare brutte figure sui social, o in tv dietro denuncia per intossicazione.


Se non siete pratici della zona e non avete prenotato coi servizi offerti da The Fork o simili (sempre che la vostra meta offra tali servizi):

 

 

 

Consultate Google Maps per verificare sia altre foto dell'attività che l'affluenza di altri clienti al vostro arrivo:


Cercate parcheggio (a pagamento) con più facilità grazie a Parkopedia:

 



Spesso conviene organizzare una cena non solo per prenotare un tavolo ad un locale ma anche il parcheggio, se quest'ultimo non ne possiede uno. Meglio evitare brutte sorprese in caso di sosta selvaggia attorno a voi.

martedì 23 maggio 2017

Apple Airpods.

Un futuro senza fili.

Sono anni che Apple lo sta costruendo un tassello per volta: all'inizio fu la sincronizzazione wifi di media catalogati in iTunes su una rete "locale" tra Mac e iPhone / iPad, poi arrivò MobileMe che divenne iCloud: ancora oggi è usato per aggiornare i dispositivi all'istante, dai Contatti della Rubrica ai documenti di Pages (attraverso iCloud Drive). E, poi, Handoff: la tecnologia IOT che, in base alla "prossimità" dei dispositivi presenti nella stessa rete wireless, permette di accedere agli stessi pannelli di Safari, alle bozze di Mail o ai libri / PDF con iBooks, precisamente alla riga a cui si trovavano aperti sull'altro dispositivo. E, per finire, Apple ha fornito un protocollo per scambiare dati senza doverli aggiungere alla libreria di iTunes: grazie ad AirDrops, infatti, potrete scambiare anche files di grosse dimensioni sia tra dispositivi iOS che tra Mac e iOS.

La strada tracciata è quella di connettere ogni prodotto: che sia un servizio internet (iCloud) o un apparecchio (iPhone con Mac o viceversa), è indifferente.
Apple ha "la forza" di trasformare l'interoperabilità, da anni promessa dai big della tecnologia, in realtà: infatti, non stiamo parlando di sincronizzare files in formato "only-Windows" su un dispositivo Android o Linux, dovendoci quindi preoccupare di come convertire tali formati prima di trasferirli, o altre difficoltà del genere. Questo è il passato!
Apple produce apparecchi e Sistemi Operativi simili, anzi parenti, perché hanno MacOS alla loro base. Dunque, il System di un Mac può ricevere / trasmettere dati al System di un iPad. Allo stesso modo, un avviso ricevuto su un iPhone può essere notificato su di un Apple Watch.

Mancava un tassello per rendere tutto quanto ancora più semplice rispetto al dover digitare stringhe di ricerca o fare una manciata di click: sfruttare la comunicazione vocale.

 

Dentro una piccola scatola con il logo in rilevo delle cuffie più iconiche del pianeta, si nasconde il "confetto" più tecnologico del mondo:

 

Appena lo si apre, inizia la ricerca dei dispositivi:

 

E, una volta abbinate al primo apparecchio, ogni dispositivo collegato allo stesso account iCloud sarà subito autorizzato all'uso delle cuffie. Sia che si tratti di un altro iPhone, che di un iPad o di un Mac:

 

 

Dal pannello di controllo a tendina, che sale dal fondo del display del vostro iPhone, leggerete subito la percentuale di carica delle cuffie e quella della cover che le ricarica:

 

Appena sfilato un auricolare o entrambi, invece, vedrete la percentuale singola di carica:




Le cuffie, infatti, non possono essere ricaricate senza tale cover. Vanno inserite negli alloggiamenti magnetici così che, nel caso mettiate la custodia in tasca o in borsa, non si muovano durante i vostri spostamenti.

 

Le dimensioni sono davvero ridotte!

La custodia va caricata tramite una presa lightning posta sul fondo della stessa con il cavo presente nella confezione (lo stesso venduto da iPhone 6 in poi).
Le performance dichiarate sono di circa 5 ore di ascolto di musica con entrambi gli auricolari e di 2 ore di telefonate. La cover, invece, garantisce 4 ricariche complete (20 ore) e si ricarica in 3/4 ore.

I veri pro dell'acquisto di questo prodotto sono da ricercare nella diversa costruzione interna dell'auricolare e della rimodulazione delle medie / basse frequenze, che ora spiccano maggiormente rispetto alle cuffie a filo in dotazione coi telefonini (a sinistra in questa foto):

 

Bassi più potenti, in rosso, e spettro medie / alte frequenze migliorato.

Il processore W1 integrato, poi, è il vero cervello che rende "speciali" le cuffie: controlla sia la carica della batteria che la continuità della riproduzione sonora. Infatti, se le cuffie si allontanano di poco più di 15 cm l'una dall'altra durante l'ascolto di un brano o di un film vanno immediatamente in pausa. E, non appena si rimettono nell'orecchio, l'ascolto riprende.
Il processore regola anche l'utilizzo di Siri e, conseguentemente, l'uso dei due microfoni incorporati provvisti di cancellazione dei suoni di sottofondo, funzione utile per captare meglio la vostra voce e renderla più limpida. Esattamente come fa il vostro iPhone.

Sensore di movimento, audio potenziato, microfoni con riduzione del "rumore ambientale": quanto consumano tutte queste tecnologie usate contemporaneamente? Sicuramente molto, ma il processore W1 consuma un terzo di energia rispetto a tutti i processori Bluetooth montati su cuffie wireless dei concorrenti.

Possono essere utilizzati singolarmente?
Certo.
Estraetene solo uno dalla custodia e aprite questo menù nell'App che state usando:

 

Selezionate la sorgente che preferite:

 

 

E vi verrà notificata anche la carica residua negli auricolari:

 

Nota: se vi verrà naturale toccare una volta le cuffie per mettere in pausa la musica, associando erroneamente tale gesto al pulsante presente negli auricolari in dotazione ai vostri iPhone, sappiate che Apple ha studiato un modo più semplice per "chiudere" il collegamento. Come scritto sopra, infatti, basta togliere un auricolare o entrambi, per bloccare la riproduzione.


Apple Airpods. Senza fili. Senza tasti.
E senza scorte, purtroppo.
Se l'avviso su Apple Store vi scoraggia:

 

Provate nei siti della grande distribuzione.
Ad esempio, Mediaworld online:

 

Se non disponibile qui, potrete tracciarne la futura disponibilità con il servizio di alert via email.

Oppure, cercate sul sito di Euronics, che al punto vendita di Dalmine (BG) offre in pochi giorni il ritiro in negozio prenotandolo online da questa pagina:

 
 


Il futuro wireless è tracciato.
Provate queste cuffie e sentirete la magia di Apple tornare a farvi sognare...

domenica 21 maggio 2017

... quando Shazam fa cilecca.

 

Shazam è molto diffuso, ma non è il sistema migliore per il riconoscimento della musica.
Una valida alternativa o, almeno, un'App da avere pronta all'uso casomai Shazam non rispondesse al riconoscimento, è Soundhound.


Un classico della pop-house di qualche anno fa by Alexis Jordan:


mercoledì 17 maggio 2017

Giornata storica per i pagamenti in mobilità: Apple Pay disponibile in Italia.



Nel lontano 2006 fu commercializzato da Nokia il primo cellulare con chip NFC, una tecnologia di trasmissione dati a corto raggio (circa 10 cm) più sicura del bluetooth e integrabile sia in smartphone che in vari accessori (cuffie, fotocamere, etc etc...).
Nel 2012 è stata Samsung a vendere i primi telefoni abilitati, oltre a connettersi via NFC con le suddette cuffie e fotocamere, al pagamento elettronico grazie ad accordi tra MasterCard, Visa e molti Operatori Telefonici per lo scambio di denaro tramite smartphone anziché carta di credito.

Purtroppo, le fasi di sperimentazione sono stare tirate per le lunghe. E, in ambiente Android / Windows Phone / BlackBerry, la rete mondiale di accordi necessaria a sfruttare l'NFC per i pagamenti elettronici non è mai stata integrata in un sistema operativo mobile. Infatti, solo alcune banche (in Italia Unicredit, Intesa e Ubi sono tra le più "attente" alla diversificazione dei metodi di pagamento) hanno rilasciato le loro App permettendo l'uso dei chip NFC. Ma, queste App "nazionali" non sono bastate a spingere l'uso di tale tecnologia in tutto il pianeta.
È stata Apple, dunque, a mostrarsi ancora una volta come la società più innovatrice del mondo, introducendo il servizio Apple Pay nei suoi dispositivi e lavorando alla creazione di una rete globale per gestire i pagamenti da smartphone con lo stesso account usato per le App (vi ricordo che iTunes Store è considerata "la banca" più grande del pianeta, per via del numero di carte di credito registrate e attive).



Per utilizzare Apple Pay in Italia è necessario un conto corrente e l'App di Unicredit, oppure un carta di credito Mastercard abbinata al vostro account di iTunes Store.
Gli iPhone abilitati ad Apple Pay sono 
  • iPhone 7
  • iPhone 7 Plus
  • iPhone 6s
  • iPhone 6s Plus
  • iPhone 6
  • iPhone 6 Plus
  • iPhone SE












E gli Apple Watch.



Per effettuare i pagamenti con una carta di credito qualsiasi, quindi senza obbligo di sottoscrizione di un conto corrente Unicredit, è necessario iscriversi a Boon, che fornisce carte di credito virtuali e ricaricabili compatibili con Apple Pay. Il primo anno è gratuito, poi sono richiesti pochi centesimi di canone.

 

Registratevi inserendo il vostro numero di cellulare e inserendo un codice di verifica che vi verrà comunicato immediatamente via SMS.
Inserite i vostri dati e completate ogni punto, anche la domanda di sicurezza e la creazione di un codice PIN.

 

Aggiungete il vostro account appena creato a Wallet, l'App integrata in iOS che gestisce i pagamenti e ogni tipo di biglietto elettronico:


Ora Boon vi farà abbinare il numero di carta virtuale ad Apple Pay:

 

Confermate anche la richiesta di abbinare la nuova carta al solo iPhone oppure anche all'Apple Watch.
Per farlo su entrambi è disponibile la funzione "aggiungi dispositivo".

 

Attivate il Touch ID per la conferma dei pagamenti.
L'uso dell'impronta digitale, a mio avviso, rappresenta il vero motivo per cui ritenere sicuro tale sistema: infatti, anche nell'ipotesi che qualcuno vi rubi il telefonino, senza la conferma della vostra impronta, non si potranno fare acquisti.

 

In Impostazioni, nel menù Wallet ed Apple Pay, verificate che sia attivo il collegamento "rapido" a Boon premendo due volte consecutivamente il tasto Home:





Per quanto riguarda l'Apple Watch, dovrete creare un codice di blocco, se già non ne avete impostato uno:

 

 

E confermare l'abbinamento dell'App Wallet al vostro Watch:

 


D'ora in poi, sui POS nei negozi e in Rete, dove vedrete questi simboli:

 

Potrete pagare senza esibire la vostra carta di credito, confermando l'acquisto con la vostra impronta digitale



Anche con la comoda ricarica automatica:


Attivate la funzione dal menù Home di Boon.
Abbinate la vostra carta di credito





ad effettuare una ricarica massima di 100€ sul vostro conto virtuale Boon ogni volta che il vostro credito disponibile scende sotto una soglia a vostra scelta:


Così facendo, potrete sempre pagare le vostre spese con iPhone e Apple Watch senza ricordarvi di dover ricaricare il conto prima di pagare l'acquisto.
Ovviamente, parliamo di spese di piccoli importi. Se desiderate, pagando il canone della funzione PRO di Boon, potrete avere un plafond di 2500€ / mese.



Al momento di effettuare un pagamento con un POS, premete due volte Home e avvicinate l'iPhone alla ricevente dell'apparecchio


Se possedete un iPhone X, invece, premete due volte il tasto spegnimento:


Anziché l'impronta digitale, vi verrà richiesto di autenticarvi con il vostro volto.

Nota: solo attraverso il buon esito della verifica dell'impronta o del vostro volto sarà autorizzato il pagamento.


Oppure premete due volte il tasto laterale sull'Apple Watch:



Appena apparirà la seguente schermata avvicinate l'Apple Watch al lettore di carte e...


Il pagamento sarà effettuato, anche se la vostra carta fosse protetta da codice.
Infatti, Boon funziona solo mentre indossate l'orologio. Appena lo toglierete sarà richiesto di nuovo il codice, il che rende molto sicuro il pagamento in quanto nessun malintenzionato conosce la vostra combinazione.

Pochi istanti dopo riceverete una notifica:


Come le moderne carte di credito, anche Boon vi segnalerà ogni spesa effettuata.


Finalmente, dopo anni di promesse dei pagamenti via NFC, Apple ha realizzato un sistema sicuro di pagamenti. Un metodo di cui ci possiamo fidare per pagare elettronicamente in totale libertà.



[AGGIORNAMENTO DEL 24 GENNAIO 2018]

Ora Boon supporta lo scambio di denaro tra utenti dell'abbonamento Plus:



Una volta aggiornata l'App, premete +



selezionate la funzione "Invia denaro",



Inserite i dati richiesti per procedere al versamento immediato.