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domenica 3 gennaio 2021

iPhone 12 PRO: un doppio, triplo, salto in avanti.

 


Chiacchierata con un’amica a proposito dell’appeal del nuovo iPhone 12 PRO, sia dal punto di vista HARDWARE che di DESIGN, rispetto a telefonini datati come iPhone X:
«Raccoglierò in un articolo gli elementi che, a mio parere, sono i VERI motivi che ti faranno sentire soddisfatta per il tuo prossimo acquisto. Come non acquisteresti un’auto sportiva solo per le sue linee ma pure per la sua potenza, non credo compreresti un dispositivo così costoso solo per poter sospirare con gli amici ammettendo che: “È bello da tenere in mano”. Chi, come te, sa ancora sognare, infatti, avverte dentro di sé la potenza di una supercar anche quand’è spenta. Idem farai con questo cellulare: appena lo stringerai tra le mani sarai entusiasta tanto delle sue linee quanto della sensazione di svolgere decine di funzioni più velocemente di come hai fatto fino ad ora!!!!

Nota: le piccole schede tecniche allegate a questo articolo riportano un confronto tra l’hardware di iPhone 12 PRO e iPhone X. Ho contornato quei miglioramenti che, già sulla carta, appaiono notevoli.


Pur non vantando stravolgimenti:
-nella risoluzione del display
-nella sua dimensione
-nella densità dei PPI, ossia del numero di pixel per pollice (che, sopra i 400, non sono visibili a occhio nudo)

La luminosità massima raggiunta dal display è RADDOPPIATA!
Rispetto ad iPhone X, che è appena sufficiente per leggere del testo sotto il sole molto forte, a patto di avere una discreta differenza tra il colore dei caratteri e del fondo della pagina, il nuovo modello non avrà alcun gap con nessuna combinazione di colori.


Lo schermo OLED di iPhone 12 PRO fotografato in controluce e sotto la pioggia.
Nonostante le critiche per la frequenza a 90Hz anziché 120, l’incremento di leggibilità è la prima cosa che si nota attivando lo schermo.


Il doppio di RAM.
È una delle migliorie più importanti di questa generazione, a mio giudizio, perché permetterà al nuovo processore di raggiungere velocità di elaborazione imparagonabili rispetto ai nostri attuali dispositivi, soprattutto nelle operazioni più complesse per le quali iniziano a risultare un po’ lenti.
Eccoti alcuni esempi pratici: immagina di caricare un blocco di 20 / 30 post della tua pagina social preferita col nuovo iPhone e di scorrerla fino a iniziare a caricare altri 20 / 30 post. Prosegui a caricare almeno una ventina di blocchi da 20 / 30 post ciascuno. Fingi di essere stata impegnata fino a tarda sera e che questo sia il tuo primo collegamento della giornata. Dunque, leggi i post a ritroso, tornando lentamente verso l’inizio della timeline: nessuno dei video riprodotti automaticamente mostrerà esitazioni, nessuna .gif si bloccherà. Questa differenza di fluidità nel caricare così tanti contenuti ti farà apprezzare più di qualsiasi grafico comparativo che potrei pubblicare il salto generazionale offerto dai processori che, insieme alla RAM, equipaggiano i nuovi modelli.
È chiaro che, all’epoca in cui i nostri telefoni erano top di gamma, la quantità di post che visualizzavamo sui social non era di certo di questa entità! Ci accontentavamo di un centinaio al giorno. Oggi, invece, ne visualizziamo a centinaia in poche ore. E, se si è iscritti a più di un social, si vorrà aprire ogni rispettiva App e leggere i contenuti di ognuno con la stessa scorrevolezza, giusto? Per farlo serve un dispositivo più performante qual’è iPhone 12 o 12 PRO.

Secondo esempio pratico: molte pagine web odierne non “pesano” 2 o 3 MB come durante l’avvento del 3G, ma decine di MB perché infarcite di animazioni, .gif e spot pubblicitari (nel caso non usassi un AD BLOCK o una VPN per dirottarli!). Safari, dunque, di fronte alla maggior quantità di dati da immagazzinare nella propria cache, beneficerà moltissimo di questo raddoppio di RAM e permetterà di scorrere le pagine web con la stessa fluidità offerta dalle App dei social.
Inoltre, considerato che si seguono anche altre operazioni in contemporanea alla navigazione web, come ad esempio ascoltare musica o sincronizzare in background la propria libreria fotografica in Google Photos o iCloud, grazie a quest’aumento di RAM la possibilità di rallentamenti del Sistema, o delle prestazioni generali dovuti alla scarsa memoria disponibile, si azzereranno.

Come terzo esempio, potrei chiederti di riprenderti e di fare un veloce montaggio video on-the-go.
Registrerai con qualità 4K? A 60 frame al secondo? Ovvio che sì, vorrai sfruttare al massimo il nuovo telefono!


Rivediamo la differenza tra le dimensioni del 1080p (3840 x 2160) e del 4K (4096 x 2160): ogni fotogramma è grande il DOPPIO, quindi serve il doppio di spazio sul dispositivo ma anche più RAM per aiutare il processore ad elaborare più velocemente tale sequenza.
Inoltre, le riprese 4K offrono un livello di dettaglio maggiore grazie all’acquisizione di 60 fotogrammi al secondo (fps) anziché di 29 come per un video a 1080p. Di nuovo, il DOPPIO del precedente formato.

Nota: in un mese di test, tra lunghe registrazioni video lasciate in Galleria in attesa di montare clip di pochi secondi di durata per i social, ho quasi riempito la memoria. Quindi, fai attenzione a quale taglio di spazio interno sceglierai se i tuoi bisogni saranno orientati a registrare video:



È un grande impegno per il processore e per la batteria degli iPhone datati: le passate generazioni di CPU e GPU, infatti, erano studiate per la lettura di pagine web ricche di animazioni, o renderizzare giochi 3D per ore, ma non offrivano le stesse performances durante l’uso della fotocamera, del display e del microfono attivi contemporaneamente. L’efficienza energetica dei nuovi modelli, invece, fa sì che anche in questo comparto gli iPhone risultino all’altezza di un uso quotidiano intenso.

Il sistema audio è stato riprogettato da zero: le casse incorporate e i microfoni stereo migliorano a tal punto che, insieme all’uso del 4K HDR, Apple introduce il codec Dolby Atmos. Significa che il corpo del telefono non riprodurrà musica e video come da iPhone 7 in avanti, con i 2 canali a suddividersi lo châssis (vedi i cerchi verdi nella foto qui sotto), ma emetterà basse / medie / alte frequenze simulando lo spatial sound offerto dalle AirPod PRO, ossia riempiendo “spazi” diversi dell’ambiente  in base alla modulazione del suono riprodotto.


Dai contenuti in Surround 5.1 e 7.1 disponibili in portali video, social e servizi di serie in streaming ai video, che registreremo in 4K coi tre microfoni inclusi in ogni nuovo iPhone, il rumore ambientale sarà calibrato facendo prevalere il parlato ad un sottofondo musicale mentre i suoni più forti ed improvvisi verranno posizionati nello spazio attorno a noi anziché coprire l’intera gamma sonora come avviene ora per enfatizzare una scena.
Avrai un vero impianto Surround nello smartphone. E, fa sapere Apple, iPhone 12 PRO sarà il primo dispositivo al mondo capace non solo di riprodurre ma anche di registrare ed editare filmati codificati in Dolby Atmos senza doverli trasferire prima sul Mac.

Chiaramente, mentre scriverai un messaggio o sceglierai una foto nel Rullino da inviare agli amici, non vedrai mai questa differenza di velocità ma, nelle situazioni “impegnative” descritte sopra, te ne accorgerai immediatamente che il  nuovo telefono, in generale, ha una velocità di calcolo sbalorditiva!


I parametri della fotocamera presentano nuove aperture focali che catturano più luce ma che, da sole, non bastano per ottenere ottimi risultati. Anche i sensori abbinati alle lenti sono stati riprogettati con pixel più grandi per migliorare la resa cromatica.


Ricordi la vecchia “guerra” tra produttori basata sul numero di pixel delle fotocamere? Chi vendeva smartphones con risoluzione di 6 megapixel veniva “sconfitto” qualche mese da chi ne produceva uno con 8. Poi, da chi ne realizzava uno da 12, etc etc... Ma, col passare degli anni, diventò evidente che quello non fosse l’unico valore importante da considerare in una fotocamera. Se dietro una lente di ottima fattura non c’è un sensore in grado di restituire un livello di dettaglio altrettanto eccellente, la fotografia non sarà apprezzabile. Per questo, foto in controluce con soggetti indistinguibili, aree buie, elementi in movimento ripresi in modo sfuocato causa lentezza dell’otturatore, sono le sfide da vincere a tutt’oggi per i produttori di fotocamere da inserire in uno smartphone.
Fa sorridere come, un paio di mesi fa, fu presentato un cellulare in grado di scattare a 108 megapixel di risoluzione: peccato che, con uno zoom ottico di soli 2x, l’uso dello zoom digitale per soggetti distanti più di una quindicina di metri producesse “rumore fotografico” così notevole da spegnere l’effetto wow per quel dispositivo sul nascere!
Più il sensore è grande, infatti, migliore sarà l’aspetto generale degli scatti: i nuovi iPhone 12, 12 PRO e 12 PRO MAX per questo motivo, impressionano sia per i sensori maggiorati che per il passaggio da 5 lenti a 7 nella camera wide, quella che utilizzeremo più spesso:


[Il gruppo di lenti delle precedenti generazioni]

Alcune delle prime immagini rilasciate da Apple, mostrano una resa colore molto ampia insieme ad una messa a fuoco, anche dei soggetti lontani, che è un piacere per gli occhi:



Sono questi i “miracoli” della nuova fotocamera?
Per non prendere per oro colato quello che viene proposto dal marketing di Apple, sono corso in rete a cercare le prime recensioni di blogger e fotografi che mi hanno aiutato a capire se i miglioramenti del gruppo di fotocamere del nuovo iPhone 12 PRO fosse ciò che cerco da anni.


La fotocamera Wide di iPhone 12 e iPhone 12 PRO restituisce più grana di quella di iPhone X.


Nelle situazioni di notevole differenza di luce, un esempio su tutti sono le lampade al neon, si può notare che la luminosità generale non confonde il sensore fotografico producendo delle forme indefinite di luce come accade in ogni precedente modello. Non solo vengono rispettati i colori ma anche i contorni di testo ora sono più leggibili:


C’è una fonte luminosa monocromatica molto vicina ai soggetti?
Per me è la vera spina nel fianco di qualsiasi smartphone moderno ma, finalmente, pare essere stata risolta:


Le persone vicino ad una lampada colorata non appaiono così fortemente illuminate da acquisire una sola tonalità predominante (mi riferisco al caso di leggere luci colorate, non a fari da set fotografico o discoteca puntati sulle persone).

In molti Ritratti, in passato, alcune aree avevano punti di fuoco errati dovuti a lacune di iOS nello stabilire, attraverso il Machine Learning, i contorni di persone, animali o di oggetti presenti nella scena. Il sensore LiDAR è stato inserito proprio per eliminare questo fastidioso problema: con la lettura delle distanze via laser dell’ambiente, infatti, iPhone 12 PRO ha a disposizione uno strumento in più per ovviare a tale mancanza:


Che il sensore sia puntato in un ambiente complesso o verso una persona:


Queste informazioni servono ad iOS 14 per decidere come regolare il fuoco:


E ottenere un miglioramento notevole nella messa a fuoco nella modalità Ritratto:


Nei primi scatti pubblicati in Rete, inoltre, anche laddove il sensore LiDAR non arriva, ho notato maggior definizione per soggetti lontani in condizione di scarsa luminosità:




Sono un cliente esigente in fatto di resa del colore e attendo DA ANNI un iPhone che non mi costringa a correggere / bilanciare le tonalità eccessive di azzurro o di giallo dopo ogni scatto. Ma, per merito del nuovo sensore, delle nuove lenti e del nuovo formato fotografico non compresso AppleRAW, pare proprio che i nuovi iPhone si distinguano anche in condizioni limite dai precedenti modelli.

Sono consapevole che sto scrivendo di uno smartphone e non di una macchina fotografica professionale! Non pensare di ottenere dei risultati paragonabili a quelli di una reflex o di una bridge:


Al massimo delle sue possibilità, infatti, iPhone 12 PRO ha catturato questo scorcio di rami scattando dalla stessa posizione ma usando lo zoom:


Non c’è “rumore fotografico” e i contorni degli elementi sono definiti, questo gielo concedo, ma l’ottica è assolutamente imparagonabile a quella di apparecchi dedicati ai fotografi. Nonostante circoli ogni hanno la convinzione tra i blogger che, prima o poi, qualche azienda di tecnologia riuscirà nell’impresa.

Noterai la stessa criticità se tenterai di mettere in difficoltà la messa a fuoco dei nuovi iPhone puntando l’obbiettivo verso tanti elementi vicini tra loro.
A differenza di ciò che si ottiene con lenti professionali:



Non potrai beneficiare dell’effetto bokeh da così lontano: infatti, oltre la distanza richiesta a processare correttamente la Modalità Ritratto, iPhone non restituisce l’effetto “sfuocato” desiderato:




La nuova fotocamera frontale: un piccolo miracolo.
Io sono uno di quei clienti Apple che, per scattarsi un selfie, usa la doppia fotocamera posteriore per evitare i troppi artefatti prodotti dal sensore anteriore di iPhone X. Sarà per via dell’illuminazione mentre scatto che è quasi sempre insufficiente, sarà la mia mano che trema, ma le fotografie eseguite con la camera frontale non mi hanno mai soddisfatto. Per questo, sapere che l’equivalente dell’attuale camera posteriore di iPhone X è montata sopra il display della serie 12 è un altro punto tangibile del salto generazionale offerto dalla nuova linea.

Night Mode: la funzione più attesa nella scorsa generazione di iPhone, in linea con alcuni produttori concorrenti, è stata la nuova focale nella camera wide in grado di scattare pose in condizione di semi buio (la grandangolare e la frontale, infatti, non avevano questa funzione):


In quest’immagine fornita da Apple si nota il gigantesco miglioramento rispetto agli iPhone 11 PRO (con cui è stato eseguito lo scatto a sinistra). Ma è quella pubblicata da un fotografo indipendente, la foto che più mi ha sbalordito:



La funzione Night Mode non è da confondere con le fotografie eseguite utilizzando il flash, il quale non illumina più di qualche metro attorno a noi lasciando “al buio” ciò che si trova oltre il suo raggio d’azione. Come si può notare dal secondo esempio qui sopra, infatti, senza servirsi del flash le lenti ora sono in grado di catturare più luce e permettono al sensore di comporre una scena più dettagliata.
Dal momento che lo scorso anno è scoppiata una vera e propria mania per gli scatti in notturna con la generazione 11 PRO, era logico aspettarsi non solo un miglioramento della Night Mode sulla camera wide (la camera principale delle tre posteriori) ma l’introduzione della Night Mode sulla camera ultra wide (grandangolare), sul teleobiettivo e sulla camera frontale.

Altri scatti da fotografi e blogger indipendenti che mi hanno convinto a passare ad iPhone 12 PRO:


Ottima compensazione grazie all’HDR di ultima generazione tra le nuvole e il cielo in alto a destra e la spiaggia in basso. Per ottenere una luminosità simile, normalmente, una delle due zone avrebbe dovuto essere sottoesposta.
Il bilanciamento “a zone” della ISO, invece, ha restituito uno scatto più compensato.




Qualche errore nella modalità ritratto dovuto ai rametti troppo sottili e in movimento per essere “fissati” dalla focale. L’AI di iOS 14 andrà sviluppata ulteriormente, coi futuri aggiornamenti.


Definizione della polvere e dei sassolini notevole, da questa distanza.


60 fps in un video restituiscono slow-motions con soggetti perfettamente a fuoco mentre sono in movimento, tanto che sembrano fluttuare.


Osservo i contorni definiti pure con il soggetto in piena luce.


Messa a fuoco multi-punto velocissima: sabbia bagnata, le punte delle scarpe e un bottone: tutto perfettamente inquadrato senza che lo smartphone decida per conto suo a quale soggetto dare la priorità focale.


Controluce di livello di un’ottica Pro.




Altri esempi di comparazione della Night Mode di iPhone 11 e 12.


Panoramica (e zoom)


Elevato dettaglio degli elementi nonostante la differenza di luce che non ha indotto il sensore a sovraesporre la struttura inquadrata. Un errore in cui ogni modello passato incappava spesso.



Veniamo ai miei test tra iPhone X e iPhone 12 PRO alla ricerca del pelo nell’uovo!


L’HDR regola meglio l’esposizione complessiva e il punto di fuoco sia della grata che dell’avviso “non toccate i fili - pericolo di morte” grazie al sensore LiDAR.
A meno di un paio di metri di distanza e con luce naturale sufficiente, invece, i due modelli di iPhone hanno una resa colore simile:



L’iPhone 12 PRO, però, nella foto sotto offre una visuale più ampia grazie alla nuova lente grandangolare.

Nella modalità Ritratto, la messa a fuoco affidata al sensore LiDAR, mi stupisce:


“Scontorno” preciso dei contorni!
L’AI di iOS 14 è in grado di restituire una misurazione delle distanze più fedele non solo ai visi umani:


Un’altra differenza con iPhone X è la riduzione del “rumore fotografico” ottenuta grazie al nuovo ammortizzatore delle lenti.
Cercando di catturare un soggetto lontano con entrambi i telefoni, ho ottenuto questi scatti:


Senza regolare alcun fattore, iPhone 12 PRO cattura più colori ma anche più dettagli: oltre alla vividezza del cielo anche l’esposizione dei riflessi sulle rotaie è più accurata.


Durante la ripresa di una foto in panoramica, dove manualmente non ci è consentito regolare nulla, la gamma di colore risulta molto più ampia:


A proposito di una domanda che potresti farti:
“Cosa dovrebbe importarmi della gamma cromatica? Basta che m’inquadri bene...”


In questo esempio iPhone X ha interpretato le tonalità di arancio e rosso come un difetto e le ha smorzate. Mentre la situazione reale era tutt’altra: infatti, queste foto sono state scattate durante la golden hour di quella giornata. E l’iPhone 12 PRO ha registrato i colori correttamente.

La Luna.
Qualcuno ha ipotizzato che, da questa generazione, si sarebbe potuto fotografarla così:




Niente di più impossibile con le ottiche non periscopiche degli attuali smartphones. Quando esisterà un obiettivo da 300 mm grande come un chicco di caffè, forse potremo scattare foto simili con un iPhone.
Invece, dimenticate la “palla luminosa” che siete abituati a fotografare abitualmente:


Ora la Luna ci appare con una forma più definita grazie allo scontorno delle forme luminose effettuato dall’intelligenza artificiale di iOS 14. Come ogni altro soggetto illuminato, avrà dei contorni più precisi, sia in esterni:


Che in interni:


In questa foto ho utilizzato la modalità ultragrandagolare e i contorni del neon, anche se posizionato a molta distanza da me, sono ben definiti:


In modalità grandangolare, gli oggetti molto illuminati non mettono in crisi la messa a fuoco né i contorni:


Anche in caso di scarsa luce, la Night Mode si attiva in automatico grazie ad un menu dedicato. Lasciando fare ad iOS 14 potremo scattare secondo un tempo predefinito dal System, oppure, decidere in quanti secondi operare lo scatto manualmente.


La regolazione dell’esposizione di soggetti non colpiti da sufficiente luce diretta è più accurata quando interviene la Night Mode:


In una via buia, dove gli elementi possono essere numerosi e “invisibili”, non c’è che dire sul lavoro ben fatto da Apple per migliorare l’effetto notte rispetto agli iPhone 11:


Ora potrai sostare fuori da un locale senza cercare un punto molto illuminato per fotografarti.
Yeaaah!

Purtroppo (per Apple!) sono stato davvero pignolo nel leggere recensioni e catalogare commenti e impressioni di fotografi e non. Ci sono anche altre situazioni in cui pretendo di vedere un salto in avanti della tecnologia!
Quindi, ho cercato di giocare qualche brutto scherzo al sistema fotografico non solo con la lucentezza della neve o al buio, ma anche col sole forte:


In questo controluce il marciapiede è a fuoco e le auto sullo sfondo sono ben definite. Come pure le ombre.
Nel successivo, eseguito in piena luce, oltre a notare i dettagli dei muri scrostati delle case o i riflessi sulle auto, in fondo alla strada si notano le nuvole e delle costruzioni molto lontane:




Altra scena buia con soggetti illuminati:


Test dello zoom con luci vicine a me, provenienti da un semaforo e da un lampione alla mia destra, che potrebbero interferire trasversalmente con la messa a fuoco del soggetto:



Di nuovo: i contorni della struttura sono apprezzabili nonostante le numerose fonti di luce attorno a me.


Una fotografia scattata all’immagine riflessa dei posti a sedere nel finestrino di un treno. Non vi è traccia né di ciò che si trova all’esterno né osservo grosse distorsioni ottiche derivate dalla rifrazione tra i vari strati del vetro.


Scatto ottenuto avvicinando le lenti al vetro con messa a fuoco lontano dal convoglio (in movimento).
Nonostante i continui scossoni della carrozza, l’ammortizzazione delle lenti restituisce un’immagine ferma.


È stata annunciata la resistenza certificata a fango e spruzzi (IP68, in gergo tecnico).
Bene. Casomai volessi riprendere il cane mentre si rigira nell’erba col pelo bagnato, potrai pulire l’iPhone senza preoccuparti che qualche residuo possa essere penetrato all’interno. 
Ma, la funzione killer è un’altra, secondo me: l’impermeabilità fino a 6 metri! Anche se solo per 30 minuti consecutivi.



In conclusione, l’iPhone 12 non acconterà solo i nostalgici delle linee di iPhone 4 e 5 ma anche i futuristi: quei clienti che cercano materiali più resistenti, come il nuovo fondo ottenuto con vetro e ceramica, più spinti all’ecologia e al riciclo nelle filiere, grazie all’uso di alluminio, tungsteno e cobalto raccolto dai telefonini ricevuti in tutto il mondo durante una permuta dell’usato o la raccolta differenziata eseguita dagli Store.
Per lo stesso motivo filo-ambientalista, da questo ottobre, nessun modello di iPhone verrà consegnato con il caricabatterie: secondo la Società, infatti, nel mondo ce ne sono molti mai utilizzati da chi cambia spesso telefonino. Probabilmente, per far usare a molta gente quelli lasciati da parte nel corso degli anni, è stata presa la decisione di limitare ulteriormente lo spreco di risorse e non mettere il caricabatterie in confezione.
Scandalo?
Acquistare il caricabatterie separatamente al telefono è possibile, si possono ritirare insieme in negozio oppure ordinare via web.



È il momento giusto di fare un passo in avanti. In tutto.»