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mercoledì 4 febbraio 2015

Percentuali...

Come ogni anno, dopo Natale si fanno i conti delle vendite di prodotti elettronici usciti in autunno in pompa magna per capire cos'hanno davvero apprezzato i clienti.

Il mercato dei PC ormai non è più menzionato come un tempo: ultrabook con Windows vendono poco, i Chromebook di Google con Chrome OS salgono, ma lentamente. Come del resto fanno i Mac: né i nuovi iMac 5K né i Macbook Pro con Display Retina hanno registrato numeri esaltanti come facevano anni fa.
Certo, il comparto Mac vende grazie alle innovazioni hardware che permettono di avere dischi rigidi su memoria Flash e wi-fi migliorato tanto da risparmiare la batteria (leggi= autonomia superiore) o di avere sistemi di ventilazione più silenziosi. Nell'insieme, i nuovi Mac sono appetibili e continuano a giustificare il prezzo più alto.

Però diciamocelo: il mercato è saturo di apparecchi troppo simili tra loro e i soldi per permettersi un ricambio nel breve periodo troppo pochi. Soprattutto perché le novità salienti non sono molte.
Così, è notizia di questi giorni, anche i tablet, gli apparecchi denominati killer dei Pc, hanno subìto un crollo di vendite del 12%: Apple con iPad domina il mercato, ma i numeri sono sempre a sfavore di tutti i produttori.
Per quanto riguarda gli smartphone, invece, va segnalato il crollo di Samsung che ha perso il 40% del mercato, segno che un catalogo così vasto di devices non significa affatto dominare le vendite planetarie.


Non va meglio con i sistemi operativi:



iOS 8 raggiunge il tasso di adozione del 72% dei dispositivi mondiali aggiornabili (dall'aggiornamento sono esclusi gli iPhone 3GS e 4, gli iPad 2 e precedenti).
È stato rilasciato alla fine dello scorso autunno con l'inizio delle vendite di iPhone 6 e iPhone 6 Plus.


Mentre il nuovo Android 5 ha appena conquistato l'1%.
E, per entrambi, sono conteggiate anche le nuove attivazioni, cioè i terminali acquistati durante il periodo natalizio.



Dal confronto dei due sistemi per dispositivi portatili, a mio parere, si capisce che l'utenza Android non guarda molto a nuove funzioni, in quanto è composta per la maggior parte di clienti interessati a pochissime App e quasi per niente agli Aggiornamenti di Sistema (se non per la sicurezza dei propri dati personali durante i pochi acquisti digitali che fanno).
iOS 8, invece, pur mantenendo l'aspetto grafico del predecessore, offre molte potenzialità interessanti grazie ad iCloud migliorato e svariati accorgimenti per l'uso quotidiano. Le "piccole cose" che mancavano davvero a iOS 7.


iOS 8.1.3, rilasciato pochi giorni fa, ha un "peso" in megabyte cospiquo, quasi 250 MB per gli iPhone 6, ma corregge in un sol colpo molte pecche: la prima è la necessità di dover avere molto spazio libero sul telefonino per installare gli aggiornamenti. Gli utenti con dispositivi da 16 GB senza computer, per esempio, spesso cancellavano molti files per effettuare gli updates. Questa penalizzazione, finalmente, è stata corretta.
Altre migliorie si registrano "sotto il cofano" grazie all'ottimizzazione delle antenne wi-fi e bluetooth.
E anche Mappe ha ricevuto un piccolo aggiornamento che permette la navigazione turn-by-turn quasi di pari velocità rispetto a quella di un navigatore completo:


Avviando le indicazioni a video (seguite dalla voce di Siri, se impostata), in alto viene mostrata la stima del tempo di arrivo, i km residui e l'orario di arrivo.
Sono stati inseriti molti punti d'interesse (POI) grazie all'integrazione con Yelp e la risposta del Advance-GPS durante le curve, o la percorrenza di rotatorie con uscite molto vicine, è stata davvero migliorata.

Come ho scritto sopra, Apple migliora lentamente i suoi prodotti. È proprio una questione di filosofia tra chi aspetta un Sistema interamente nuovo e accetta i bug esistenti perché a ha molta paura di aggiornare il proprio apparecchio, e chi cerca qualche "aggiustamento" di ciò che ha e, per questo, aggiorna subito il proprio dispositivo appena è disponibile un update.


A Presto ;-)