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mercoledì 3 giugno 2015

Dal 2 giugno tutti i siti italiani certificheranno i cookies.



Non siete di fronte ad un errore del vostro browser.
Il Garante della Privacy ha disposto che ogni sito internet italiano, dal 2 giugno, obblighi noi internauti a dare il consenso a memorizzare il nostro IP nei server del sito.
Questo perché, molti non ne sono a conoscenza, i cookies di profilazione nel mirino del Garante permettono di accedere allo stesso sito utilizzando le informazioni di login che abbiamo memorizzato nel nostro portachiavi digitale o sul cloud. Oppure di esser riconosciuti da un sito di e-commerce e memorizzare il "carrello" coi nostri ordini online. Oppure, ancora, di esser tracciati per pubblicità contestuali agli argomenti descritti ad una pagina web.
 
Mi spiego meglio: i cookies sono parti attive di un sito, vengono inviati ai nostri dispositivi (computer o smartphone/tablet) durante la nostra navigazione e servono ai programmatori per quantificare gli accessi degli utenti (sia di quelli che si registrano al sito che di coloro che lo visitano anonimamente).
Ma sono utili anche alle agenzia di vendite di spazi pubblicitari: infatti, anche i banner nei siti possono inviare cookies ai nostri dispositivi. Così, lo stesso banner pubblicitario, pubblicato su vari siti, riceverà risposta dai cookies dentro ogni dispositivo che si collegherà alle pagine suddette e, dal conteggio di questi feedback, l'agenzia pubblicitaria sarà in grado di raccogliere dati sugli accessi ad una pagina (e la sola vista di un banner, anche senza cliccarci volontariamente, è sempre una visualizzazione monetizzabile).
Acconsentire l'uso dei cookies, quindi, ha i suoi pro e i suoi contro.




Meglio non scegliere "consenti sempre" nelle preferenze del browser: se, da una parte, gli AD-Blocker funzionano bene e tengono lontani dai nostri computer pannelli con siti porno, giochi online, falsi avvisi di presenza di virus nel computer o chiusura di siti da parte della Guardia di Finanza realizzati da spammer buontemponi con Photoshop, dall'altra il nostro accesso ad un sito può esser inviato ai pubblicitari senza il nostro consenso. E, col tempo, creare vari database nei quali ogni IP verrà schedato con le pagine visitate e, di conseguenza, con le nostre preferenze di argomenti da abbinare a pubblicità mirate nei banner presenti nelle pagine.

Il mio consiglio, in conclusione, è puntare a proteggere la nostra sicurezza facendo fare ai cookies il loro vero lavoro: quello di memorizzare l'accesso ai siti che visitiamo e non quello di passare informazioni ai pubblicitari. Lasciare la totale libertà al browser di scambiare cookies con la rete è un rischio da evitare, coi tempi che corrono.
Per questo, ricordatevi di eliminare tutti cookies dal vostro programma di navigazione, di tanto in tanto, e di accettare nuovamente i cookies solo dai siti che visitate solitamente. I siti di terze parti non avranno possibilità di intercettare le vostre visite.



Se siete alla ricerca di altri trucchi e di sistemi per usare meglio il vostro computer, leggete questo mio articolo.