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domenica 9 luglio 2023

Due gadget tecnologici che potrebbero non interessare a nessuno (uno sarà marcato Apple!)

Le multinazionali sono impazzite o hanno una sfera di cristallo che gli anticipa ciò che vorremo avere molto prima di saperlo?




Dyson, che sembra non saper più dove inserire il suo motore super aspirante, ha spostato l’attenzione dall’aspirapolvere casalinga alle… cuffie Bluetooth.


All’interno di un accessorio da montare di fronte alla bocca (non è previsto contatto, tranquilli!) ci sarà un sistema che soffierà aria “pulita” nelle nostre narici.

L’aria entrerà dai padiglioni delle cuffie, attraverso i i coni traforati, e verrà ripulita da micropolveri casalinghe e urbane, da polline etc etc… prima di essere rilasciata dalla maschera agganciata magneticamente davanti alla nostra bocca.

I motori dell’apperecchio, promette l’azienda, non disturberanno l’ascolto della musica con un continuo ronzio né con alcun tipo di vibrazione.




Sarà un prodotto utile visti i tempi di oggi? A me sembra più vicino ad instaurare la fobia che qualsiasi respiro facciamo sia pericoloso, a meno di non usare questi apparecchi.


Sembra l’elmo di Kyashan,



Un anime molto famoso trasmesso in Italia ad inizio anni ‘80.




Apple ha presentato un visore di realtà virtuale con caratteristiche tecnologiche impensabili per i concorrenti. Ma che non risolve il vero problema di questi dispositivi: il distacco dal resto del mondo.

Con un tocco di furbizia ingegneristica, infatti, il visore avrà un display esterno che simulerà i nostri occhi dopo averli scansionati in fase di registrazione, così da aiutare le persone attorno a noi ad interfacciarsi con loro mentre, in verità, la nostra mentre sarà IMMERSA altrove.

Furbizia ingegneristica, ripeto, perché la realtà virtuale (e in parte quella aumentata) escludono l’utente dal mondo che lo circonda.



Infatti, mentre indosseremo il visore, invece, potremo lavorare con scrivanie stile Mac fluttuanti, fare videochiamate,



Vedere un film in modo immersivo:


Sulla carta tutto molto futuristico:



Ma, come nel caso delle cuffie di Dyson, il dispositivo è molto appariscente, ingombrante.

E ha bisogno di una batteria esterna per funzionare. Costerà più di 3000 €.


Non sono sicuro che molti posti di lavoro si adegueranno a questo modo di lavorare isolando i dipendenti ancora di più di oggi.

E nemmeno in ambito famigliare, dove un solo componente per volta potrà usare il visore contrariamente a quanto permettono un MacBook o un iPad, credo che sarà un successo. A meno che non si viva già lontani dalla “realtà”, dalla vita insieme, dalle chiacchiere, dalle risate…




Non siamo pronti a noi a prodotti così o queste aziende sono avanti anni luce?