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martedì 21 agosto 2018

Il nuovo MacBook Pro 2018.











Perché cambiare il Mac dopo 3 anni dall'ultimo acquistato?


Perché da tempo si trascinano molteplici situazioni: il disco rigido sempre più o meno pieno (col Mac elaboro molti progetti in locale, più che coi vari servizi Cloud come avviene per i lavori fatti su iOS) e i gli ultimi modelli permettono di diminuire la temperatura di lavoro della macchina tenendo alte le performances:


Il nuovo processore a 6 Core e 16 GB di RAM sono davvero una rivoluzione nel campo dei portatili.
Gli stessi tasks ora occupano il processore per il 23% e non per il 41%.
E sto usando poche Applicazioni su entrambi i portatili accesi e in comunicazione, per completare il trasferimento dei dati.
Quindi, vedrò sicuramente tutta la potenza della nuova architettura non appena lo sfrutterò per futuri rendering.
Certo, per ora va detto che anche operazioni apparentemente semplici come vedere un video memorizzato su un disco rigido wireless mentre il Computer esegue altre operazioni di esportazione con iTunes e la suddetta copia di dati, in contemporanea, è anche merito dei 16 GB di RAM e delle nuove caches che permettono a MacOS Mojave (di cui sto testando la beta 9) di non rallentare mai il buffering del video mentre compie il resto delle richieste.
E già questa è una differenza che salta all'occhio rispetto a ciò che può fare un Mac di tre anni fa, pure lui aggiornato a MacOS Mojave.



Se la vostra esigenza di lavoro o passione richiede più potenza, saltate sul treno senza indugio!
Questa configurazione è il futuro dei portali Apple.