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lunedì 21 luglio 2008

iPhone: recensione (2).

Quello che la gente vuole.

Usare il computer si rivela spesso un'operazione più complicata del previsto, un pò per la complessità dei sistemi operativi un pò per la vastità dei formati esistenti. Unire versatilità nella gestione dei propri dati e facilità d'uso dei sistemi, dunque, non è un compito facile. I clienti Microsoft meno esperti hanno a che fare ogni giorno con foto, musica e documenti. Pretendono performance e risultati sbalorditivi dalle loro macchine senza masticare l'argomento "informatica", senza vedere i limite (hardware o software) dei loro computer. Dunque, finiscono col voler fare decine di cose in un solo click senza studiare nulla. Pretendono un miracolo!
Apple ha preso la loro filosofia, che è la stessa dei suoi affezionatissimi clienti, con molta serietà. Pur considerando che sia Mac OS che Windows hanno goduto di anni e anni di progresso tecnologico, di aggiornamenti e di revisioni stilistiche balza all'occhio che solo l'utenza Mac non si lamenta mai di trovare grosse difficoltà nella gestione della propria vita digitale. Questo spiega l'affetto dei clienti Apple e le lamentele di quelli M$.
La gara tra i due sistemi opeativi, a mio parere, non si svolge né sull' "appeal" del nome né sul numero di computer venduti nel mondo, ma sulla REALE soddisfazione dei clienti. Apple vince in stabilità di sistema, come scritto poche righe fa, e sulla sicurezza in rete (Mac OS è ritenuto dai luminari di sicurezza on-line di gran lunga meno esposto ad attacchi informatici rispetto al concorrente Windows, ma non sulla base del numero di PC e Mac venduti, quanto sulla vulnerabilità del Sistema). Non solo, Apple batte Microsoft anche dal punto di vista della facilità d'uso dei programmi: IO non ricevo soldi da Apple per parlarne bene, sono uno dei tanti che ha acquistato un suo prodotto, sono soddisfatto perché non lo devo "rincorrere" con continui aggiornamenti anti-virus né devo ri-formattare il disco una volta al mese... lascio queste fastidiose questioni a chi insiste ad acquistare programmi (un milione, tutti uguali) in negozio, dove "per Mac" non c'è mai nulla, a chi crede che Windows legga tutti i formati (ma leggendo questo, e altri blog, si sta ricredendo: quello che gira su Windows gira pure su Mac... ormai l'ho dimostrato). A chi, infine, ragiona "secondo i gusti e le mode" della massa: «Se ce l'hanno tutti è buono!» Vero. Ma, in campo automobilistico, la maggior parte della gente ha un mezzo a benzina ma vorrebbe un veicolo a metano (per il minor costo del carburante o per una mentalità ecologica)... Fate Vobis.
L'evoluzione del campo informatico a Cupertino, cittadina della Sylicon Valley dove ha sede Apple, passa per Unix, il linguaggio informatico più "vecchio" tra gli attuali, quindi il più aggiornato. Mentre IBM, ormai da qualche anno, produce soluzioni aziendali e server basati su Linux (il più famoso sistema operativo scritto col linguaggio Unix), Apple ha riscritto addirittura il suo Sistema Operativo su codice Unix. Una scelta azzeccata per molti utenti desiderosi di passare a questo codice ma poco convinti vista l'osticità di Linux per i non esperti in materia (io compreso).
Ma non c'è solo il Sistema Operativo a fare la differenza. Apple, infatti, produce anche svariati software tra cui 
iTunes per la gestione di musica e iLife (ovvero iPhoto per catalogare i propri scatti digitali, iMovie per montare dei filmati da rivedere su iPod o iPhone o su DVD scritti con iDVD e iWeb per impaginare con pochi click una pagina internet da pubblicare su .Mac -il servizio internet in abbonamento di Apple- o altrove).
Questi due prodotti permettono di vivere la propria creatività digitale senza preoccuparsi di studiare enciclopedie. Pensate a Windows: se siete amanti della musica, probabilmente utilizzate Windows Media Player per creare playlist (liste d'ascolto) e gestire i vostri album importati da CD audio o scaricati dalla rete. Supponiamo che volete creare un CD dei vostri successi, magari un mix di autori o di generi diversi. Come procedete? I possessori del programma di masterizzazione Nero importano le tracce da masterizzare all'interno del programma e, con una delle tante funzioni disponibili, prima creano una copertina "ad hoc" con una foto che ritrae la copertina dell'album scaricata da internet, poi la relativa track-list coi titoli dei brani e i tempi d'esecuzione. Gli altri sprovvisti di Nero useranno software alternativi per fare la stessa cosa... Ma, per tutti, c'è una difficoltà: in Windows non c'è l' "interoperabilità" tra i programmi, in pratica non si può trascinare una o più tracce da Windows media player a Nero. Le canzoni, infatti, vanno cercate manualmente sul disco rigido o su di uno esterno e portate all'interno di Nero prima di procedere con la masterizzazione. È un lavoro stancante e noioso, specie se la compilation che state preparando sarà registrata in formato .mp3 per farci state di più titoli.
Su Mac, invece, si procede diversamente. Apple non vi obbliga a usare tanti programmi perché scrive software in grado di abbracciare qualsiasi esigenza in un ambito specifico. Come spiegato in QUESTO mio articolo, iTunes è la risposta su Mac al problema di preparare le proprie compilation provvedendo a stampare pure le copertine. iTunes è disponibile, per chiunque lo voglia provare gratuitamente, sia per Mac che per Windows.
Pensate ora a cosa vi aspetta se deciderete di montare un filmato con Windows... Quanti e quali "passaggi" dovrete attuare sul vostro Computer? I vari software che dovrete usare saranno compatibili, tra loro? E quali sono? Disponete già di questi titoli? Li acquisterete "in negozio" o li reperirete on-line?
Su Mac, ancora una volta, non c'è possibilità d'errore. Su ogni Computer NUOVO, infatti, iLife è pre-installato e, per chi non lo possedesse già, è in vendita per meno di 100€ (
Come linkato poco fa). All'interno del "pacchetto" trovate iMovie, il software di montaggio video firmato Apple. Parlando d' "interoperabilità" tra i software Apple, iMovie è capace di "leggere" le librerie forografiche di iPhoto e quelle musicali di iTunes, quindi d'importare al suo interno i contenuti di vostro interesse senza obbligarvi a fare alcuna ricerca dei contenuti sul disco. Dunque, sofisticatezza ma senza sforzo. Come quando leggete questo blog. Se aggiungerete una o più foto in una playlist di iPhoto, questa si aggiornerà in iMovie, idem se modificherete tracce sonore in iTunes. I contenuti, poi, potranno comunque esser aggiunti manualmente trascinandoli nella "time-line" (lo spazio di lavoro) del programma.
Com'è possibile questo "miracolo"? Mac OS X si basa su UNIX, i suoi programmi pure. La struttura sotto la quale girano i software Apple è in comune, dunque potrete liberamente far "condividere" tutte le informazioni che vorrete tra i programmi. Come nel campo fotografico-video-musicale, lo stesso vale in quello di Rete: la Rubrica Indirizzi in Mac contiene anche i vostri contatti e-mail, dunque il programma di posta Mail di Apple è in grado di "pescare" le informazioni dal database della Rubrica senza doverla aprire ed importarli ogni volta.



Pensate ad un nuovo modo di usare il Computer. Pensate a Mac. A casa, nel vostro iPhone e iPod Touch.


A presto